27/07/2024

CCCP-Fedeli Alla Linea, Genova

27/07/2024

Cristiano De André, Piazzola (PD)

27/07/2024

Mercanti Di Liquore, Civate (LC)

27/07/2024

Vinicio Capossela, Verona

27/07/2024

Tre Allegri Ragazzi Morti, Torre Santa Susanna (BR)

27/07/2024

David Morales ft. Julie Mcknight, Taranto

27/07/2024

Martin Barre Band, Sigillo (PG)

27/07/2024

Louise Lemon, Serravalle (PT)

27/07/2024

Radio Fantasma, Milano

27/07/2024

Patrizio Fariselli, Firenze

27/07/2024

Irene Grandi, La Spezia

28/07/2024

Gio Evan “Evanland”, Assisi

Agenda

Scopri tutti

Davide Ronfetto “Enlightening Nights, Darkening Days”

Produzione colta e efficace che rinvigorisce l’espressività del Prog

Ascoltare questo suggestivo “Enlightening Nights, Darkening Days” del musicista piemontese Davide Ronfetto, album fuori il 27 gennaio 2023 per Luminol Records mi ha fatto trarre importanti considerazioni. La prima è che il Prog italiano vive ancora intense stagioni musicali. Del resto, tanti altri tipi di Rock moderno, come Metal e Alternative, hanno introdotto nel loro sound proprio una componente progressiva, a dimostrazione che le eredità consolidate dagli anni non siano andate mai perse completamente. In seconda istanza mi sono sovvenute alcune critiche rivolte in passato a questo genere per la sua freddezza e poco cuore dovuta a esasperati tecnicismi. Album come questo dimostrano che il Prog non è unicamente un esercizio intellettuale come sostenuto da taluni. Il nuovo lavoro di Davide Ronfetto è in grado di trasmettere intense emozioni, intriso com’è di trame ora delicate e suadenti, talora più vivaci e decise, capaci di guidare l’ascoltatore in uno scenario ricco di pathos.

Viene da pensare a Davide come un artigiano del suono, data la sua lunga esperienza e il vasto curriculum musicale che lo ha portato a suonare da più di quindici anni in ogni parte del mondo, confrontandosi con stili musicali variegati, militando prima nel gruppo Prog dei Rustfield, collaborando poi con tanti validi artisti internazionali. Bassista di grande livello, si è cimentato più volte anche come polistrumentista, soprattutto alla chitarra, in questo album ritorna alla sua originaria vocazione forte dell’esperienza maturata negli anni utilizzando altri strumenti che ne hanno perfezionato la tecnica e lo stile, fornendo la materia prima da cui è stato forgiato questo piacevole lavoro.

Ronfetto nel 2015 aveva già pubblicato il suo primo album “Aside”, opera che già evidenziava la sua bravura, ma è sicuramente con questo nuovo disco che il musicista evolve il suo percorso e pone le basi per un futuro radioso, abbandonando generi più muscolari e aggressivi e colorando le sue trame musicali di una grande delicatezza e duttilità, che si concretizzano nella dolcezza della chitarre, nei colori suadenti del piano o del Mellotron, nella brillantezza delle tastiere e nelle armonie vocali finemente disegnate.

L’estro e la professionalità di Davide sono affiancati dai musicisti di alto spessore che hanno partecipato al disco. Accompagnato da fedeli compagni di viaggio come il batterista Omar Maiorano, il chitarrista Gabriele Tiezzi e l’ottima tastierista Elisa Montaldo, Ronfetto ha aggiunto come special guest in questo album due artisti di fama conclamata che rispondono ai nomi del bassista Colin Edwin, già con i Porcupine Tree e attualmente con O.R.k., e la vocalist Heather Findlay, sublime interprete canora di pagine importanti del Prog e Folk britannico con Mostly Autumn e Odin Dragonfly.

Il musicista ha cominciato a gettare le basi per questo lavoro nel 2019 e, complici anche le problematiche connesse alla pandemia, sono stati necessari tre anni per portarlo a compimento, ma ciò ha probabilmente permesso una maggiore flessibilità nello sviluppo delle idee e la possibilità di predisporre le prestigiose collaborazioni sopra menzionate.

“Enlightening Nights, Darkening Days”, già dal titolo, lascia intuire il concept che ha ispirato l’album. Il primo singolo uscito a dicembre 2022, “Nights City Lights”, segna l’incipit di un disco variegato tinteggiato da suggestioni di grande romanticismo. Il brano getta lo sguardo sul volto notturno di una città, rivelandone il suo lato fascinoso e malinconico al tempo stesso. Forse è un po’ un’allegoria della situazione in cui versa attualmente l’umanità. Perché non sempre i colori della notte devono essere scuri e opprimenti. La tenebra è anche un momento di sospesa riflessione, un angolo meditativo lontano dalle angosce della quotidianità diurna.

L’atmosfera dolcemente malinconica e evocativa è il leitmotiv su cui scorrono tutte le otto tracce che costituiscono il full lenght per poco meno di un’ora nel quale si fondono tante sensazioni prodotte dalla sinergia tra gli interpreti.

Prendo a esempio le perle di “Absent” e “Under The Rain”, due brani fantasiosi e ammalianti; o ancora la mini-suite “Four Notes Of Shame”, progressiva fino al midollo, che porta alla mente il mito di un’epoca forse svanita, ma che riesce anche a comunicare al pubblico odierno con suoni estremamente ariosi e attualizzati. Un pezzo incisivo dove arpeggi di acustica e assoli di chitarra dialogano magicamente con le tastiere.

L’album continua a tratteggiare momenti intimisti con “Love Moan” e la successiva “The Thin Man”. Tuttavia le sorprese sono sempre dietro l’angolo: “Witch” introduce nell’opera una componente unica, prorompente e irruenta. Un inizio hard rock, al limite del post punk, che anticipa una nota carezzevole e vellutata che lo va a contrastare: un’alchimia davvero intrigante. Si giunge all’epilogo di questo attraente viaggio sonoro con “Hidden Glade”, altro piccolo affresco contrassegnato ancora da quel clima romantico e struggente di cui è ricca l’evoluzione del concept. In questo brano spicca il duetto fra le voci di Ronfetto e della Findlay.

“Enlightening Nights, Darkening Days” è un lavoro che colpisce per le sue peculiarità ma anche per il prezioso contributo portato da ogni singolo musicista coinvolto. In ciascun brano si percepisce la raffinatezza della partitura composta in maniera da esaltare ogni fraseggio musicale. Una produzione colta e efficace che rinvigorisce l’espressività del Prog e lo rende una colonna sonora perfettamente al passo con i tempi grazie al talento del suo autore.

Articolo di Carlo Giorgetti

Tracklist “Enlightening nights, darkening days”

  1. Nights City Lights
  2. Absent
  3. Under The Rain (ft. Colin Edwin)
  4. Four Notes Of Shame
  5. Love Moan
  6. The Thin Man
  7. Witch
  8. Hidden Glade (ft. Heather Findlay)

Davide Ronfetto: Basso e voce
Musicians: Elisa Montaldo Tastiere / Gabriele Tiezzi Chitarre / Omar Maiorano Batteria, Percussioni 
Special guests: Colin Edwin Basso / Heather Findlay Voce, Cori / Edmondo Romano Sax tenore

Davide Ronfetto online:
https://www.facebook.com/music.davideronfetto
https://www.instagram.com/davide_ronfetto/
http://www.davideronfetto.com/

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!