Arrivano dalla Danimarca – con furore! – i Demolizer, giovane band trash metal, che fa ufficialmente il suo debutto sulla scena con “Thrashmageddon”, album potente che di certo non passerà inosservato, fuori l’11 settembre 2020 per Mighty Records.
Gli amanti dell’Hard Rock ma anche dell’Heavy Metal nelle sue accezioni più soft e melodiche, probabilmente passeranno oltre, i Demolizer non fanno per loro. Coloro che invece perdono la testa per gli assoli veloci e caotici o i martellanti groove di batteria di Slayer ed Exodus, con l’ascolto di “Thrashmageddon” troveranno pane per i loro denti.
Già, perché se è vero che il Trash Metal ha attraversato una fase buia in cui lo si dava per spacciato, è anche vero che ultimamente molti gruppi – soprattutto del nord europa – stanno cercando, con successo, di riportarlo ai fasti di un tempo. I Demolizer sono senza ombra di dubbio tra questi.
I quattro ragazzi danesi si mettono insieme nel 2014 ma fanno uscire il loro primo EP “Ghoul” solo nel 2018, dando ufficialmente vita alla band. Un anno dopo, nel 2019, con un posto nella finale danese del Wacken Open Air Metal Battle, contest tedesco al quale partecipano band heavy metal emergenti di tutto il mondo – le cose iniziano a cambiare tanto che lanciano un nuovo singolo e una demo, entrambi prodotti D.I.Y e pubblicati su Spotify. Il 2019 è stato anche trascorso in tournée in Russia e Danimarca, oltre a vedere il completamento del nuovo album di debutto, “Thrashmageddon”.
L’album è stato registrato, mixato e masterizzato ai Ballade Studios da Lasse Ballade. Il produttore ha così espresso il proprio parere sulla band I Demolizer possiedono tutto ciò che è mancato alla scena metal danese … Ma quello che ha davvero attirato la mia attenzione è che possono davvero scrivere canzoni. Canzoni piene di riff e hook, e canzoni che ti restano in mente come un pezzo di gomma sotto la scarpa sinistra dopo che ti hanno fatto a pezzi nella fossa. Un pensiero un po’ forte ma che centra in pieno quello che i Demolizer rappresentano.
“Thrashmageddon” è pura energia e ritmi forsennati, l’utilizzo di distorsori e compressori nelle chitarre ne enfatizza volutamente il carattere aggressivo che pompa adrenalina nelle orecchie di chi lo ascolta. La voce graffiante e urlata di Polle è un grido di ribellione che si fa largo tra gli assoli di chitarra e la doppia cassa di batteria che scandisce i pezzi dell’album.
Non bisogna però soffermarsi sull’apparenza e dare un giudizio superficiale ed affrettato al lavoro di questi ragazzi, “Thrashmageddon” non è soltanto una caotica apocalisse musicale, alcuni brani hanno addirittura un testo impegnato, come “Bloodshot Eyes”, canzone sul razzismo scritta in seguito a un fattaccio accaduto durante il tour in Russia, come racconta il cantante Ben “Polle” Radtleff Eravamo in tour in Russia e questo idiota è andato dal nostro chitarrista Aria e lo ha chiamato con la parola N (nonostante fosse marrone e non nero). Comunque, questo mi è rimasto impresso e mi sono incazzato abbastanza, così ho finito per scrivere una canzone a riguardo.
Ogni singolo pezzo dell’album è una glorificazione del Thrash Metal, con i suoi riff duri e dalla velocità vertiginosa; molto del gioco è lasciato ai due chitarristi, Aria e Polle, che si divertono come matti a dar voce alle loro chitarre, alternando momenti in cui lavorano in sintonia ad altri in cui si fanno battaglia con assoli incessanti che non danno tregua. Ascoltare “Copenaghen Burning”, “Cancer in the Brain” e “N.T.C.”, equivale a farsi una dose di follia adrenalinica che raggiunge livelli quasi esasperati con “Gore”, 48 secondi di puro hardcore.
I Demolizer hanno ancora un po’ di strada da fare per affinare la loro tecnica, ma partono da un’ottima base che li porterà in breve a raggiungere le punte di diamante delle band che hanno fatto la storia di un genere tanto estremo quanto divertente – per chi sa apprezzarlo – che è il Trash Metal.
Articolo di Cristina Giacomelli
Tracklist “Thrashmageddon”
- Copenhagen Burning
- Cancer in the Brain
- N.T.C.
- Bloodshot Eyes
- Gore
- Until the day I die
- Lost in Torment
- Built on Slavery
- M.S.W
Line up Demolizer
Ben “Polle” Radtleff – guitars, vocals
Aria Mobbarez – guitars
Bjørn “Krölle” Hjortgaard – bass
Max Petrén Bach Hansen – drums