Si può dire tutto quello si vuole, decantare gusti musicali raffinati o vestirsi bene per il gala, ciò non toglie che la tentazione di ritornare ciclicamente su gruppi con la testa volutamente dura, fatti di Satana, giubbotti con le toppe e borchie sia sempre irresistibile. Questo è il caso dei Diabolisches Werk con il loro debutto “Beast”, fuori su Uprising! Records il 17 dicembre del 2021. Un disco che si rifà senza troppi complimenti a un Death Metal duro e schietto, contaminato qua e là da influenze Black e Speed Metal, in un conglomerato che per mancanza di terminologia forbita definirò come “ignorante da far paura”.
Il suono e il mixaggio di questo “Beast” si avvicinano molto a produzioni moderne di questo genere musicale, mantenendo tuttavia viva la sensazione old school che permea tutto il disco: la produzione infatti enfatizza i particolari di questo album senza svilirne l’aggressività, vero muscolo compositivo su cui si regge il debutto discografico della band.
L’apertura affidata alla devastante “The Sinkhole” mette già in chiaro le cose con un mid-tempo duro come la roccia: riff e parti di batteria essenziali ma efficacissime la fanno da padrone, mantenendo altissimo il ritmo del brano lungo tutta la canzone. In chiusura il lavoro di chitarra di Knochenmark e Pissmark ci regala anche un armonizzazione straniante e allucinata che si sposa perfettamente con l’andamento cadenzato del brano.
Chiare anche le influenze di Thrash Metal teutonico su un brano come “The Excremist”: riff e parti di batteria serrate la fanno da padrone fino a giungere alla conclusione del pezzo, orientato su sonorità limitrofe ai Kreator di fine anni ’90. Altro plauso al mio pezzo preferito del disco, la scanzonata “Beast”: l’influenza dei leggendari Venom è chiara come il sole, in un pezzo che spinge all’ossesso fino a ritornare in linea con i canoni compositivi della band, trasformandosi in un assalto Death Metal senza esclusione di colpi.
Cercare spunti artisticamente impegnati o di matrice forzatamente raffinata in questo disco è l’equivalente di tentare di svuotare l’oceano con un cucchiaino da caffè. Tanta della carica assassina di questo disco è proprio data da un’attitudine assolutamente menefreghista e affilata, capace di creare un album di intrattenimento puro, senza se e senza ma. Per ogni canzone troviamo modo di fare casino godendoci però allo stesso tempo un’esecuzione dei brani magistrale, per quanto costantemente vicini al deragliare dai binari. In poche parole i Diabolisches Werk sono riusciti nel compito non facile di debuttare con un disco davvero eccellente, di grande caratura e con attributi d’acciaio, con brani spezza collo da gemma insanguinata dell’underground. Gustatevi i Diabolisches Werk con il loro strepitoso debutto “Beast”: l’equivalente in musica della testata di un ariete.
Articolo di Lorenzo Bini
Tracklist “Beast”
1. The Sinkhole
2. The Excremist
3. Beast
4. Murder
5. False Flag
6. Last Day of the Saints
7. Banner of Doom
Line-up Diabolisches Werk
Pissmark – Chitarra, Basso / Knochenmark – Chitarra, Voce/ Smellhammer – Batteria, Voce