26/07/2024

Marcus Miller, Gardone Riviera

26/07/2024

CCCP-Fedeli Alla Linea, Firenze

26/07/2024

Cristiano De André, Bergamo

26/07/2024

Vintage Violence, Arcugnano (VI)

26/07/2024

Loreena McKennitt, Milano

26/07/2024

Noah And The Loners, Alano di Piave (BL)

26/07/2024

Metal Midnight Forest, Piea (Asti)

26/07/2024

Creedence Clearwater Revived, Taranto

26/07/2024

Martin Barre Band, Narcao (Sardegna)

26/07/2024

A Forest Mighty Black, Gambellara (VI)

26/07/2024

Messa, S.Zenone degli Ezzelini (TV)

26/07/2024

Dee Dee Bridgewater, Sanremo (IM)

Agenda

Scopri tutti
Dropkick Murphys

Dropkick Murphys “This Machine Still Kills Fascists”

Folk potente, prende forza da radici profonde e acustiche, ma si trasforma ben presto in qualcosa di furioso

I Dropkick Murphys escono il 30 settembre 2022 con il loro undicesimo album, “This Machine Still Kills Fascist”, un nuovo lavoro edito sotto Dummy Luck Music. Il titolo si inserisce in un momento storico particolare, mentre lo recensisco penso al campo minato in cui ho deciso di camminare oggi, e per farlo ho messo delle scarpe da clown … quindi per evitare flame cercherò di schivare sapientemente ogni discorso politico. O quasi.

Iniziamo da un collegamento importante, ricordate “I’m Shipping Up to Boston” dei Dropkick Murphys, e l’immagine di whisky e trifoglio con scritta? Ecco, tale brano prendeva ispirazione da un’opera letteraria di Woody Guthrie, un cantautore folk dell’Oklahoma. Bene. Questo musicista aveva una frase scritta sulla sua chitarra acustica, negli anni della seconda guerra mondiale. La frase era “This Machine Kills Fascists”, e in quel momento storico il messaggio era ben potente. Due indizi in questo caso fanno una prova e qui si vede come i Dropkick Murphys hanno stretto un legame con Woody Guthrie (e con sua figlia Nora). Scartabellando si trova nel disco anche una cover di “Gonna Be A Blackout Tonight” e vari altri tributi che sanciscono il legame tra i ragazzi di Boston e il musicista dell’Oklahoma.

Il disco è duro, diretto, ma dai Dropkick Murphys non mi sarei aspettato nulla di diverso. La narrazione si apre con il primo singolo “Two 6’s Upside Down”, che è un raccontare di perdite ed errori di un giocatore sfortunato, fa subito entrare in un mood corretto, fatto di chitarre acustiche che accompagnano e una batteria molto semplice e ritmica.

Come spesso accade per dischi di grandi artisti e band non mi dilungherò in un track-by-track, lasciando a chi sta leggendo tutta la voglia di dipanare la matassa di “This Machine Still Kills Fascists” senza una ricerca didascalica di ogni dettaglio sui brani. Mi pare però doveroso segnalarvi l’altra canzone che sarà presente nella playlist di Rock Nation, in quanto ha una caratteristica che la contraddistingue, vedendo Woody Guthrie “protagonista” in un featuring in quanto la figlia Nora (che figura nei crediti alla produzione esecutiva) ha fornito scritti, appunti e testi del padre. “Ten Times More” è un violento botta e risposta con una forte componente “sindacale” che è stata in gran parte registrata in una sola ripresa, cruda e aggressiva come i lavoratori che ispirarono Guthrie.

Da qui il disco si snoda nelle sue 10 tracce per circa mezzora. Le sonorità sono esattamente quelle che ci si aspetta dai ragazzi di Boston, con una potenza cruda e uno stile duro e spigoloso. Nel 2022 reputo generalmente poco indicato pubblicare “solo” mezzora, ma ammetto che per una band di questo calibro e per un genere come questo, sia più che naturale avere 10 brani per mezzora.

Questo è un Folk potente, prende forza da radici profonde e acustiche, ma si trasforma ben presto in qualcosa di furioso. I temi sociali tipici dei Dropkick e di Guthrie si fondono in un’ira bollente e un impeto per cui sarà ben più che necessario buttarsi sotto a un loro palco nel prossimo tour. “This Machine Still Kills Fascists” ha come produttore Ted Hutt, e come produttore esecutivo  Nora Guthrie, mixato da Hutt e Ryan Mall e masterizzato da Dave Cooley. Testi di Woody Guthrie, musica e arrangiamenti dei Dropkick Murphys. Questo album è da ascoltare in un contesto in cui si debba spingere e anche parecchio. È basilare per sfogarsi e per incanalare una rabbia che si ha dentro di sé.
Per il resto, come ho già detto, ci si vede al loro prossimo tour.

I Dropkick Murphys tornano in Italia nel 2023, il 5 febbraio al Palazzo del Turismo di Jesolo (VE), data nella quale ci saranno ben tre special guests: i Pennywise, band di punta della scena melodic hardcore punk mondiale, The Rumjacks, band folk punk di Sydney molto amata da questa redazione, e Jesse Ahern, cantautore e one man band di Boston.

Articolo di Marco Oreggia

Tracklist “This Machine Still Kills Fascists”

1. Two 6’s Upside Down
2. Talking Jukebox
3. Ten Times More (feat. Woody Guthrie)
4. Never Git Drunk No More (feat. Nikki Lane)
5. All You Fonies
6. The Last One (feat. Evan Felker of Turnpike Troubadours)
7. Cadillac, Cadillac
8. Waters Are A’risin
9. Where Trouble Is At
10. Dig A Hole

Trailer dell’album

Line up Dropkick Murphys: Tim Brennan chitarre, tin whistle, fisarmonica, pianoforte, voce / Ken Casey voce solista / Jeff Darosa chitarre, banjo, mandolino, voce / Matt Kelly batteria, percussioni, voce / James Lynch chitarre, voce / Kevin Rheault (basso) Guest musicians: Hutt voce di sottofondo / Campbell Webster cornamusa, fischietti / Nikki Lane voce Evan Felker voce / Dom Flemons armonica / Cole Quest Dobro, cori

Dropkick Murphys online:
www.DropkickMurphys.com
www.facebook.com/DropkickMurphys
www.instagram.com/dropkickmurphys

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!