Elisa Erin Bonomo esce il 19 novembre 2021 con il suo secondo album, “Sinusoide”, a quattro anni di distanza da “Antifragile” (2017), per l’etichetta Dischi Soviet Studio. È un album immediato e conquista al primo ascolto, quello della cantautrice veneziana, che trabocca di passione e di sentimenti in lotta fra di loro: rabbia, amore, delusione, fino alla rasserenante (o luminosa) presa di coscienza che, verso la fine, schiarisce i toni cupi che aprono il disco. In un continuo saliscendi di stati d’animo, come in una curva sinusoide, appunto.
Un concept album intenso che segue il flusso emotivo di un cuore che si mette completamente a nudo, attraverso dodici canzoni molto intime, frutto di un periodo emotivamente denso per la cantautrice: è la storia di un amore impossibile, vissuto con visceralità e attraverso sentimenti contrastanti in cui non sarà difficile identificarsi. Un’opera spaccata in due, come la sua anima, come forse l’anima di tutti quelli che si trovano a vivere un amore impossibile. L’ossessione, la tentazione costante di cercare la presenza e contemporaneamente il rifiuto verso qualcosa che non può portare serenità (“Come dirti”). Opera che è insieme fisica, erotica ma anche spirituale, con la tensione costante verso qualcosa di alto che sembra dare consapevolezza e senso alle cose.
Un viaggio – ancora una volta Erin ci prende per mano e ci porta in esplorazione, come nel suo primo lavoro – che si articola attraverso le anime contrastanti dell’artista, in un dualismo che si riflette anche sullo stile musicale dei brani: dopo le prime sei tracce, che scorrono coerenti e aprono l’album con un rock elettrico e aggressivo, e con insolita ruvidezza e carnalità, l’altra faccia del disco rallenta i ritmi permettendo alla dolcezza e alla raffinatezza di “Nuvola” e di “Grandi mai” di conquistarci, con sfumature di world music (come in “Altrove”), nell’intento, azzeccato, di riunire due mondi, e due anime, apparentemente molto distanti.
“Sinusoide” nasce da un’esigenza. Tiziano Terzani diceva che o si cambia, o tutto si ripete. E da questo volevo partire, dalla ciclicità e dall’aspetto duale degli eventi. Mi sono innamorata perdutamente di una persona e mi capitava moltissime volte di provare due sensazioni diametralmente opposte. Ovviamente questo si è riflesso nella mia musica. Mi sono resa conto, mentre scrivevo, di avere dei pezzi estremamente dark da una parte e acustici dall’altra. Body percussion e circlesongs o synth-wave anni ’80? Non sapevo scegliere che direzione dare al mio lavoro. Nel mio caso la chiave era proprio questa: io sono due direzioni, e “Sinusoide” me l’ha indicato benissimo. Perciò ho deciso di unire nel disco queste due anime che mi rappresentano nella loro fusione: maschile e femminile, intima e sguaiata, passata e presente.
Articolo di Ilaria Staino
Tracklist “Sinusoide”
- Ciclicamente
- Maleducata
- Non sono innocente
- La tua faccia
- Maledetta me
- Vivere comunque
- Tempesta
- Nuvola (feat. Chiara Vidonis)
- Grandi mai
- Altrove
- Come dirti
- Mille Splendidi soli