15/10/2024

Robert Plant presents Saving Grace feat. Suzi Dian, Torino

15/10/2024

Diljit Dosanjh, Milano

16/10/2024

Duff McKagan, Milano

16/10/2024

The Body, Bologna

16/10/2024

Duff McKagan, Milano

17/10/2024

Robert Plant presents Saving Grace feat. Suzi Dian, Como

17/10/2024

Crash Test Dummies, Milano

17/10/2024

The Body, Milano

17/10/2024

Discoverland, Napoli

17/10/2024

Manitoba, Roma

18/10/2024

Robert Plant presents Saving Grace feat. Suzi Dian, Bolzano

18/10/2024

Gavin DeGraw, Milano

Agenda

Scopri tutti
Francesco Setta

Francesco Setta “Fenice”

Una sintesi musicale che accosta Rock, Blues e Country a testi spesso aggressivi, cantati in italiano

“Fenice” è un nuovo disco. Bene. “Fenice” mette insieme sonorità che non ci si aspetta. Meglio.
“Fenice” è il nuovo lavoro del cantautore Francesco Setta che esce per Vrec il 12 febbraio di quest’anno  – il CD uscirà il 5 marzo ed è a tiratura limitata, fateci un pensiero in fretta, che qui si rischia di limitarsi poi al digitale, e il solo digitale non dà soddisfazione.

Il disco, prodotto da Max Zanotti,  esce dopo essere stato preceduto da tre singoli estrapolati dai dodici brani costituenti il corpo di questa lunga fatica: “Un collo per una forca”, “Neve” e “Foxy”.
Dodici brani, un numero corposo, ma che richiama subito ad antiche abitudini di aggiungere ai dieci
brani di un disco una coppia di intro e outro per presentare il lavoro e per salutare il pubblico.

E così arriva e si dipana questa opera di Francesco Setta, il rap/rocker di Como che avete già potuto conoscere dopo le esperienze nei Calibro VII e Mirco De Rua. Non è solo in questa fatica, infatti come già preannunciato, troviamo alla produzione artistica e delle musiche la sapiente mano (e il sapiente orecchio) di Max Zanotti (Deasonika, Casablanca) che riesce a strutturare una
parte musicale di cui vi racconterò nel resto dell’articolo.

Mi fermo però subito sul genere. Sicuramente molti lettori (magari anche tu che stai leggendo proprio ora) si sono soffermati su quel “rap/rocker” e sono rimasti dubbiosi. Lo ammetto: sono rimasto dubbioso anch’io, ma a tale sentimento si è aggiunta un po’ di sana curiosità data dalla garanzia costituita dall’etichetta, la veronese Vrec, che mi ha fatto cercare di capire cosa avrei ascoltato ancora prima di ascoltarlo (fallendo miseramente, in quanto mi sarei aspettato tutt’altro … e invece sono rimasto stupito positivamente).

Fenice è una sintesi musicale che accosta Rock, Blues e Country a testi spesso aggressivi, cantati in italiano. La voce alterna note tipiche del Rock, dei brani graffianti e delle ballad struggenti a flow decisi figli del Rap italiano. Il risultato? Semplice: funziona. Possiamo quindi etichettare il lavoro di Francesco Setta come “cantautorato”, chiudendo in una scatola tutte queste caratteristiche che vi ho elencato, senza
tradire i discorsi di “cantato” e di “autore”, e posso assicurarvi che tale lavoro non è assolutamente scontato.

L’ascolto è molto godibile, gli arrangiamenti hanno una cura maniacale con sonorità moderne,
accostando la strumentazione tipica del Rock, delle chitarre piene, dei bassi rotondi, delle batterie
suonate dal vivo (con la segatura delle bacchette ai piedi del batterista) a qualcosa di attuale,
dalle casse tipiche di beat che colpiscono lo sterno, a pianoforti struggenti e “suonini” vari.

Il cantato non è da orecchie delicate, non lo farei sentire alla mia anziana prozia che si scandalizza
per qualcuno che dice “stomaco” in televisione, non lo farei sentire alla Signorina dagli Occhi
Profondi in una serata romantica, ma lo farei sentire a qualcuno che ha bisogno di qualcosa di
nuovo, di fresco e di deciso. Francesco ha un timbro riconoscibile sia per quanto riguarda il
bombardamento di parole del Rap che per il graffio del Rock e anche questo aspetto lascia un
ottimo sapore in bocca già dal primo ascolto.

Sì. L’ascolto, perché è questo il vero banco di prova. Come si ascolta “Fenice”? Io ho scelto di
usare delle cuffie, in casa, e questo mi ha dato una bella spinta per quello che riguarda il
suonato. Potreste ascoltarlo anche in auto perché la musica prende e fa premere
sull’acceleratore. L’aspetto dei testi invece richiede qualcosa di più, in quanto le parti rap
vogliono una maggiore soglia dell’attenzione: c’è qualcosa da dire e da ascoltare e questo fa la
differenza.

Non vi racconterò l’ascolto brano per brano, ma vi posso dire che per il sapore country ho
apprezzato molto, molto, molto il singolo “Un collo per una forca”. Ci sono brani che non mi sono
piaciuti? Si, uno, ma su dodici lo considero irrilevante.

Articolo di Marco Oreggia

Track list “Fenice”
1. “Intro”
2. “Un collo per una forca”
3. “Sabato sera Trash”
4. “Cuore di seta”
5. “Skit”
6. “Foxy”
7. “Gioventù bruciata”
8. “Amore / Odio”
9. “Mondi Lontani”
10. “Fenice”
11. “Neve”
12. “Outro”

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!