“A Mirror Brightly” fuori il 23 febbraio su Nettwerk Music Group – Bertus, è il nuovo album del cantautore Michael Deni, conosciuto come Geographer, collezione di quattordici brani che abbraccia un ampio spettro musicale, spaziando dall’Elettronica con richiami alle sonorità vintage degli anni ’80, fino all’Indie Pop. Con una voce angelica e una visione artistica all’avanguardia, questo talento del synth-pop si distingue sulla scena indie con composizioni atmosferiche e sperimentali, il tutto accompagnato da testi profondi e riflessivi. I brani hanno un’aurea eterea, caratterizzati da melodie caricate di riverbero e delay, giri di chitarra malinconici e drum machine. Eppure i temi affrontati orientano l’attenzione su una profonda angoscia ideologica. Anziché concentrarsi esclusivamente sull’esperienza individuale, l’album esplora lo shock esistenziale attraverso una lente che coinvolge l’umanità nel suo complesso.
Il titolo, come spiegato da Deni, fa riferimento alle luci dei telefoni che accecano, offuscando la realtà. Sebbene ‘A Mirror Brightly’ esplori questioni esistenziali senza esitazioni, contiene anche elementi di luminosità e di speranza. Si riferisce alla bellezza della vita e offre una scintilla di ottimismo, suggerendo la possibilità di allontanare la luce artificiale per illuminare l’oscurità circostante. “Van Halen”, ottavo brano dell’album, è carico di melodie vivaci e riff brillanti, ma al suo nucleo tratta della ricerca di uno scopo e della sensazione di aver ricevuto un messaggio urgente da trasmettere all’umanità, senza però comprendere appieno come o perché farlo. Esplora il senso di vuoto che si sperimenta nel tentativo di influenzare il cambiamento nelle persone, nella propria vita e nelle situazioni circostanti.
La profonda angoscia ideologica, tema ricorrente nella discografia dell’artista, esprime il senso di depressione e alienazione che Dani ha sempre sperimentato, insieme alla percezione di non trovare risposte alle proprie domande esistenziali. L’artista suggerisce che la propria emarginazione potrebbe essere la ragione per cui le risposte che tanto cerca sembrano sfuggirgli, e questa realizzazione contribuisce a rendere questo album particolarmente carico di rabbia. “A Mirror Brightly” è una miscela di emozioni, un viaggio introspettivo ai confini della realtà: offre un’esperienza a trecentosessanta gradi, impossibile da non apprezzare.
Articolo di Ambra Nardi
Tracklist “A Mirror Brightly”
- The Light In The Dark
- I Don’t Remember It Starting
- One/Other
- The Burning Handle
- You Never Know
- Learn How To Lose: Act 1
- Learn How To Lose: Conclusion
- Van Halen
- Improvisation for Broken Wurlitzer (Interlude)
- Everyone
- Except You (Interlude)
- Got It Wrong
- I Ignored Everything I Could
- And I Won’t Be Here When It Ends
Geographer online:
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