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GUN “Hombres”

Con una nuova formazione sono tornati a conquistare i fan dell’Hard Rock

La rock band scozzese GUN è tornata con il nono album in studio, “Hombres”, fuori il 12 aprile per Cooking Vinyl. Attivi dal 1987, i GUN hanno raggiunto l’apice della loro fama con “Swagger” nel 1994, in cui compare la loro hit più conosciuta, una cover di “Word Up!” dei Cameo. Il percorso dei GUN non è stato però tutto rose e fiori: spinti da manager, produttori e casa discografica hanno pubblicato musica che non li rappresentava fino in fondo e la frustrazione ha preso infine il sopravvento, portando al loro scioglimento nel 1997. Dopo una pausa durata undici anni, con una nuova formazione i GUN sono tornati a conquistare i fan dell’Hard Rock. Da quel momento hanno pubblicato quattro album in studio e dopo due anni da “Carlton Songs” finalmente possiamo ascoltare “Hombres”, a detta del chitarrista Giuliano Gizzi l’album più rappresentativo della band.

Nel tempo il loro sound è cambiato spesso, soprattutto negli anni ’90 in cui hanno spaziato tra l’Heavy Metal di “Gallus”, il Pop di 0141 632 6326 e il mix di generi di “Swagger”, un album di difficile interpretazione, con pezzi che vanno dal glam metal al rap rock e a ballate blues. È chiaro che negli anni ’90 la band dovesse ancora sperimentare per trovare il proprio sound, questione che pare essersi finalmente risolta solo dopo il loro ricongiungimento nel 2008.

Ma veniamo a “Hombres”, un album estremamente fruibile dal suono hard rock melodico, facile da assimilare già dal primo ascolto. Sin dall’inizio con “All Fired Up” si percepisce un’influenza molto pop, che prepara l’ascoltatore al mood estremamente melodico del disco. Le perle di questo album sono “Boys Don’t Cry” e “Take Me Back Home”, di sicuro due grandi hit, entrambe con ritornelli molto orecchiabili. Nella prima i cori femminili predominano, fornendo un tocco soul che rende il tutto più omogeneo, mentre nella seconda il sound è decisamente più rock ‘n’ roll.

La ballata dell’album è “Falling”, un brano che manca dell’emotività che vorrebbe comunicare e che di conseguenza non risulta particolarmente interessante. Non mancano fusioni con altri generi, come in “You Are What I Need”, un piacevole pezzo country rock con elementi blues e soul. Ci sono poi pochi brani in cui l’animo hard rock puro sembra tornare più presente, come “Boys Don’t Cry” e “Lucky Guy”, che strizzano l’occhio ai GUN degli anni ’80 e ’90.

Anche se alcuni brani sembrano essere lì per riempire gli spazi e non sono particolarmente memorabili, vale la pena ascoltare “Hombres” per comprendere finalmente chi sono i veri GUN. L’album non è mai cupo, esprime nel complesso forte positività ed energia e a differenza dei dischi precedenti alla separazione, questo è decisamente più sereno. Segue sicuramente la linea dei GUN degli ultimi dodici anni e a livello di generi e sonorità non si discosta troppo dalle ultime uscite della band, ma si percepisce una maggiore armonia ed equilibrio. Se “Break the Silence” e “Frantic” non hanno convinto del tutto, “Hombres” sembra invece esprimere una maturità che la band non aveva ancora raggiunto. È evidente che la band abbia trovato il proprio posto nel mondo e stia finalmente esprimendo liberamente la propria idea di musica. Non sarà il miglior album hard rock di sempre, ma per i fan del genere è sicuramente da ascoltare.   

Articolo di Marta Mazzeo

Track list “Hombres”

  1. All Fired Up
  2. Boys Don’t Cry
  3. Take Me Back Home
  4. Fake Life
  5. Falling
  6. You Are What I Need
  7. Never Enough
  8. Don’t Hide Your Fears Tonight
  9. Lucky Guy
  10. A Shift In Time 



Line up GUN: Dante Gizzi voce / Giuliano Gizzi chitarra / Pau McManus batteria / Andy Carr basso / Dave Aitken chitarra

GUN online:
Instagram: https://www.instagram.com/gunofficialuk/
Facebook: https://www.facebook.com/gunOfficialUK

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