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Holy Motors

Holy Motors “Horse”

È praticamente impossibile impedire alla testa di cedere alla tentazione di immaginare scenari a fare da fantasioso sfondo all’atmosfera sognante che contraddistingue ognuno degli otto brani

Dopo l’esordio nel 2018 con “Slow Sundown”, oggi 16 ottobre 2020 gli Holy Motors tornano con il nuovo album “Horse” per la newyorkese Wharf Cat Records. La band originaria di Tallin, Estonia, nasce nel 2013 dall’incontro fortuito tra Lauri Raus, membro fondatore, principale songwriter e chitarrista del gruppo, e la cantante Eliann Tulve, al tempo appena sedicenne.

A dispetto delle origini, il loro sound è ispirato dall’Americana e guarda a una tradizione musicale tutt’altro che nord-europea: visionari quanto basta per creare fin dal primo brano le ottime premesse per un viaggio decisamente interessante, gli Holy Motors condensano in nemmeno una decina di tracce tutti gli ingredienti per confermarsi un caso internazionale meritevole di attenzione.

“Country Church”, primo brano della track list e primo singolo estratto dall’album, conquista immediatamente con un ritornello vincente (Le chiese di campagna aprono solo di Domenica \ ma la notte mi viene a trovare ogni giorno) e fa le presentazioni a dovere per tutti i brani a seguire. Per chi non l’avesse capito, a comandare sono chitarre che parlano, cantano, graffiano e accarezzano. La voce incredibile di Eliann Tulve è a sua volta una strada scivolosa su cui avventurarsi a proprio rischio e pericolo, capace di confondere i sensi e trasportare in un piacevolissimo, galleggiante altrove, un perfetto connubio tra innocente semplicità e enigmatica intensità.

È praticamente impossibile impedire alla testa di cedere alla tentazione di immaginare scenari a fare da fantasioso sfondo all’atmosfera sognante che contraddistingue ognuno degli otto brani. Se “Endless Night” è una corsa affannata in mezzo alla polvere, la successiva “Midnight Cowboy” è un ballo lento e languido al punto giusto. In pieno cowboy stile anche il duetto “Road Stars” e a seguire “Matador”, andamento cantilenante sempre dominato da chitarre elettriche intrecciate tra loro a giocare tra arpeggi e riff. Riverberi e tremoli a non finire anche in “Come On, Slowly” e poi in “Trouble”, singolo con videoclip annesso pubblicato il 23 Settembre.

È un brano strumentale a firmare i saluti: “Life Valley (So Many Miles Away)” conferma il talento di una band davvero fuori dal comune, non a caso capace di distinguersi per bravura e gusto, in grado di osare fuori dagli schemi e destinata a far parlare di sé a lungo.

Articolo di Valentina Comelli

Track List Horse

  1. Country Church
  2. Endless Night
  3. Midnight Cowboy
  4. Road Stars
  5. Matador
  6. Come On, Slowly
  7. Trouble
  8. Life Valley (So Many Miles Away)

Holy Motors online

https://holymotorsband.bandcamp.com/

https://www.facebook.com/holymotorsband/

https://www.instagram.com/holy.motors/

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