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I Shot a Man “Dues”

Blues con un suono essenziale ma con una gran cura della tecnica e del dialogo tra voce, percussioni e chitarre

Guardare al passato per creare musica che abbia significato nel futuro? Questa è l’impressione che mi ha dato “Dues”, l’ultimo lavoro della band torinese I Shot a Man, fuori il 29 febbraio su Bloos Records. Il trio, nato nel 2014, si è proposto di riprendere il Blues delle origini, interiorizzarlo e riproporlo ai giorni nostri con un suono essenziale, a tratti grezzo ma con una gran cura della tecnica e del dialogo tra voce, percussioni e chitarre, mescolando tecniche varie, come il fingerpicking e il suono molto vintage della chitarra resofonica. L’assenza del basso, poi, fa sì che i tre musicisti inventino degli arrangiamenti sempre nuovi tesi a valorizzare la ritmica essenziale e a volte ossessiva del Blues.

“Dues”, album uscito il 29 febbraio 2024 su etichetta Bloos Records, segna un passo avanti rispetto al precedente “Gunbender”; ai suoni marcatamente Delta, si aggiungono atmosfere che vanno dal Soul anni 70 all’Hill Country Blues. Mettiamoci allora comodi, con la mente aperta ad immaginare i grandi spazi del sud degli Stati Uniti o i quartieri delle grandi città. L’album si apre con “Arnold Wolf”, un pezzo elettrico, dal ritmo cadenzato, ossessivo, leggermente cupo. Evoca le atmosfere del Delta Blues, con quelle pennellate elettriche che ricordano il Blues degli anni ’50, prima dell’esplosione del Rock’n’Roll. I suoni sono però quelli dei giorni nostri. In “Moaning at Midnight” sono molto apprezzabili le armonie vocali.  Senza dubbio l’insieme delle prime due tracce dell’album ci presenta una band che fonde molto bene la tradizione con l’energia moderna.

“Contemplation Blues”, il terzo brano, apre un mondo differente. Un pezzo elettrico, swingato, che evoca l’atmosfera di un locale fumoso, con whiskey che fa da sottofondo. Il Chicago Blues fa capolino, pur con il suono riverberato delle chitarre. Decisamente più moderna l’atmosfera di “Desert Room”. I riff di chitarra hanno un ritmo continuo e ossessivo, e la voce sembra navigare all’interno, fornendo come risultato un’interessante atmosfera quasi sognante.  “Annie Goodheart” ci riporta a suoni più   urbani e leggeri, con una bella sfumatura di ironia.   “Thieves” segna un momento di pausa. La voce dialoga con la chitarra e ci porta alla mente, all’inizio, l’immagine di un cammino arrivato alla fine.  Ma a un certo punto il ritmo si ravviva e il brano devia su suoni decisamente soul, molto gradevoli. A metà strada tra l’Hillybilly e il Jump Blues è la simpaticissima “Roll And Flow”, un salto nel passato che porta un ritmo allegro e leggero. Notevoli i dialoghi di chitarra che fanno da contrappunto alla voce, sostenuti quasi in maniera impercettibile dall’accompagnamento ritmico.

“Spazio 50”, è un altro tutto nel passato, una canzone lenta e malinconica, accompagnata dal suono del piano che ne accentua l’atmosfera da canzone da suonare alla chiusura di un saloon. L’album si conclude con “Billboard”, che ci regala un po’ di soul. “Dues” è un album che segna una buona crescita del trio torinese. Sicuramente l’esperienza negli States ha portato nuova vitalità ed energia, energia che continuerà sicuramente a regalarci emozioni e che si prende decisamente spazio nel panorama blues italiano.

Articolo di Flavio Giuseppe Businelli

TrackList “Dues”

  1. Arnold Wolf
  2. Moanin’ at Midnight
  3. Contemplation Blues
  4. Desert Room
  5. Left Eye
  6. Annie Goodheart
  7. Thieves
  8. Roll and Flow
  9. Spazio 50
  10. Billboards

Line Up I Shot A Man: Domenico De Fazio chitarre elettriche, cori / Manuel Peluso voce principale, chitarra elettrica / Simone Pozzi batteria percussioni cori / Guest musicians Tom Newton voce e armonica / Alice Costa cori / Ilaria Audino  cori / Simone Scifoni  pianoforte / Manuel Volpe pianoforte

I Shot A Man online:
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