09/12/2024

Irene Grandi, Firenze

09/12/2024

Grande Orchestra Avion Travel, Roma

10/12/2024

Jag Panzer, Paderno Dugnano (MI)

10/12/2024

Irene Grandi, Genova

10/12/2024

I Hate My Village, Torino

11/12/2024

The Script, Milano

11/12/2024

Jag Panzer, Bologna

11/12/2024

The Lemon Twigs, Bologna

11/12/2024

The Script, Milano

12/12/2024

Jag Panzer, Roma

12/12/2024

Manitoba, Milano

12/12/2024

Savana Funk, Pescara

Agenda

Scopri tutti
Jack-White-Fear-of-the-Dawn

Jack White “Fear of the Dawn”

Suoni acidi e nervosi con approccio destrutturale ai generi e alle influenze

Ci sono artisti dai quali ti aspetti di essere sempre sorpreso, non importa se in positivo o negativo. Jack White è uno di loro. Negli anni si è conquistato, almeno per quanto mi riguarda, la stima e conseguentemente il ruolo di “guastatore” delle mie sicurezze musicali. Il suo approccio destrutturale ai generi e alle influenze ha per me l’effetto di un trattamento di fanghi per la pelle: depurativo e rigenerante.

È così che mi immergo nei suoni acidi e nervosi di “Fear of the Dawn”, fuori l’8 aprile 2022 sulla sua etichetta Third Man Records. Jack è come un fiume in piena, pronto a travolgerti. L’apertura è affidata a “Take Me Back” e “Fear Of The Dawn”, quest’ultima quasi proto-metal e isterica; ma è solo l’inizio perché questo disco racchiude non poche sorprese ed improvvisi cambi di atmosfera: “The White Raven” scomoda gli Sparks con la sua schizofrenica ossessività mentre “HI-DE-HO” parte come un pezzo vaudeville per poi diventare una sorta di filastrocca che cita “Minnie The Moocher”, mantenendo il filo conduttore di una sorte di sdoppiamento artistico/musicale di cui è preda White.

Sono passati solo 10 minuti e sono letteralmente in balia della musica, perduto e ipnotizzato. Maledetto Jack White, che ora mi delizi con “Eosophobia” e poi stravolgi le mie certezze in “Here In The Twilight” canzone, quest’ultima, che mi fa pensare a Prince e che è troppo tempo che non ascolto “Sign Of The Times”. Maledetto Jack White che giochi con le mie certezze, che mi mostri luoghi proibiti e mi fai sperimentare nuove sensazioni ed emozioni a cui non so ancora dare un nome.

In definitiva sono dischi come questo che, pur nella loro ostentata volontà di non seguire schemi, ti ricordano perché dopo tutti questi anni, parlo per me ovviamente, non sei ancora sazio di nuova musica: l’estasi della sorpresa vince sempre e comunque.

Articolo di Jacopo Meille

Track list “Fear of the Dawn”

1. Taking Me Back
2. Fear Of The Dawn
3. The White Raven
4. Hi-De-Ho (W/ Q-Tip)
5. Eosophobia
6. Into The Twilight
7. Dusk
8. What’s The Trick?
9. That Was Then, This Is Now
10. Eosophobia (Reprise)
11. Morning, Noon And Night
12. Shedding My Velvet


© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!