Johnny Marr è a tutti gli effetti un icona della musica moderna: il suo stile, assieme a quello di altri pionieri, ha ridefinito il ruolo del chitarrista Rock dopo la rivoluzione Punk. Finita l’esperienza Smith è diventato un attivissimo session man reinventandosi più e più volte, collaborando anche con band che dagli Smith avevano appreso l’arte – vedi l’album del 2006 “We Were Dead Before the Ship Even Sank” dei Modest Mouse dove era nella formazione come chitarrista.
La sua carriera solista non è mai stata eccelsa, pur con album giusti – sia nei suoni che nelle intenzioni – dove Johnny Marr ha esercitato le sue radici cantautoriali usando le sonorità del periodo in cui è esploso con le tecniche di produzione moderne. Marr sembra avere una consapevolezza, quella di appartenere al passato. Il suo scopo nel music business contemporaneo è quello del guru, uno spirito guida che da fuori giudica e collabora ma impossibilitato a entrare come protagonista nella scena odierna in mano a quelli che da lui hanno imparato.
“Fever Dreams pts 1-4”, fuori il 25 febbraio 2022 su BMG, arriva dopo quattro anni da “Call The Comet” e sembra un tributo alla migliore scena indie/electro rock contemporanea. Ascoltando l’album si sentono echi dei Foals, degli Everything Everything, dei Parquet Courts … messi dentro brani che non osano nulla negli arrangiamenti ma presentano tutti una minuziosa attenzione nella scelta delle componenti che li costituiscono, un approccio dove gli strumenti non interagiscono troppo tra loro e suonano su livelli autonomi.
Per queste caratteristiche tutte le canzoni di “Fever Dreams pts 1-4” sono delle potenziali hit radiofoniche in grado di rimanere memorabili al primo ascolto per l’alta qualità delle componenti stesse. La musica passa decisamente in secondo piano, tutto l’album è particolarmente incentrato sui testi, che raccontano dei pensieri di Marr che viaggiano tra il presente, il passato e il futuro. Tra di loro i brani non sono molto legati, tra una traccia e l’altra c’è sempre quasi un reset delle intenzioni precedenti e questo un po’ non facilita l’ascolto vista la grande quantità di tracce presenti. Senza approfondire il significato dei testi si perde insomma la chiave per capire il lavoro.
Il modo migliore per ascoltare “Fever Dream pt 1-4” è quello random concentrandosi su una sola traccia, magari diluito in più giornate. In questo modo si può scoprire un vero e proprio compendio di scrittura pop.
Articolo di Giorgio Cappai
Tracklist “Fever Dreams Pts 1-4”
1. Spirit Power & Soul
2. Receiver
3. All These Days
4. Ariel
5. Lightning People
6. Hideaway Girl
7. Sensory Street
8. Tenement Time
9. The Speed of Love
10. Night and Day
11. Counter-Clock World
12. Rubicon
13. God’s Gift
14. Ghoster
15. The Whirl
16. Human
Line-up Johnny Marr Johhny Marr- voce, chitarra, tastiere/Iwan Gronow-basso/ Jack Mitchell batteria /Meredith shendon-cori.
Johnny Marr online:
https://www.facebook.com/officialjohnnymarr
https://www.instagram.com/johnnymarrgram/
https://www.youtube.com/user/officialjohnnymarr
Website