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Jordsjø “Salighet”

Essenza del Rock progressivo con un tocco folk tipicamente nordico

L’incredibile fioritura musicale scandinava non finisce mai di stupirci, offrendo sempre belle sorprese. Una terra che sta regalando pagine importanti di Rock e dando nuovo lustro e vigore al movimento Progressive, che proprio in tali ambienti ha ritrovato una folta schiera di seguaci, risultando anche fonte di ispirazione importante in tutto il continente europeo. Un genere musicale che è divenuto il patrimonio di molte band nordiche e che grazie all’ottima promozione di una fiorente etichetta discografica come la Karisma Records, label con sede a Bergen, sta proponendo sul mercato una serie di dischi pregevoli proposti da band di assoluto valore.

Uno di questi gruppi è costituito dai Jordsiø, duo norvegese di Oslo, che il 7 ottobre pubblica il suo quarto lavoro in studio “Salighet”. Sorprende la forza sprigionata dai suoi componenti che non ha niente da invidiare all’energia di una band più numerosa. Il polistrumentista Hâkon Oftung e il batterista Kristian Frøland formarono questo combo nel 2018; raffinati musicisti, hanno tratto ispirazione per i loro esordi dalle sonorità particolari di band leggendarie come i Popul Vuh, con il loro Rock minimalista e sperimentale, o artisti del calibro di Anthony Braxton, famoso per il suo Free Jazz. I due hanno sino da subito coniugato a questi sofisticati stili, l’essenza del Rock progressivo e un tocco folk tipicamente nordico, riuscendo nell’intento di ampliare i loro orizzonti e regalare opere affascinanti.

“Salighet” guarda indubbiamente alle magiche atmosfere Prog dei primi ’70, affinando le trame con suoni attualizzati e fondendoli amabilmente con melodie fantastiche, tratteggiate dai colorati elementi delle tradizioni popolari e da suoni tipicamente rock. Le trame prendono forma in maniera fresca e disinvolta, conferendo all’album un aspetto estremamente eterogeneo e ricco di fantasia. Il lavoro si propone come degno successore degli ottimi album “Pastoralia” del 2021 e “Jord Sessions” del 2022 che avevano già tratteggiato le linee sonore del duo.

Un viaggio che trae spunti anche dalla mitologia, ma che si spinge anche verso itinerari visionari influenzando anche le composizioni e i testi. Il tutto prende forma all’interno di scenari fiabeschi, tinteggiati da sfumature sinfoniche dove la musica diviene un importante supporto alla narrazione del quotidiano, un contrappunto alla consuetudine. Il duo definisce le sonorità dinamiche e drammatiche al contempo, ma sempre alla ricerca di una buona melodia. Infatti, sono palpabili le emozioni trasmesse dal Rock dei ’60 e ’70, unite ai variegati aspetti sopra menzionati con un occhio di riguardo anche alla musica classica del primo ‘900. Già dal titolo che tradotto dal norvegese significa letteralmente “Incanto e beatitudine” si intuisce la natura dell’album.

Gli argomenti proposti non sono sempre semplici da assimilare, ma l’ensemble sa proporli con eleganza, evidenziando le numerose sfaccettature sonore che costellano i brani, quasi tutti di lunga durata. Tema principale che le composizioni e i testi intendono esporre è l’estasi espressa in tutte le sue forme. Il raggiungimento del più alto grado di esperienza mistica si realizza per esempio in una danza o in una riflessione religiosa, ma anche attraverso viaggi interiori che trasportano verso l’evasione totale dalla realtà circostante. Concetti che richiamano ovviamente alla psichedelia, ma con una componente più contemplativa.

I sette brani del lavoro sono un perfetto concentrato di tutte queste premesse mantenendosi fantasiosi e sempre in equilibrio tra classicismo e intrecci multicolori. Le musiche appaiono perfettamente calibrate e i testi, interpretati in lingua madre norvegese, riescono a ben amalgamarsi con l’ecletticità dei suoni. I corposi inserti di tastiere e Hammond e l’uso ben dosato del sintetizzatore, riescono a coniugarsi sapientemente con le decorate parti impreziosite dal suono dolce e evocativo del flauto.

Le tradizioni Prog sono rispettate pienamente nella forma suite che trova la sua realizzazione nei brani “Salighet” e “Stjernestigen”. Il primo è suddiviso in due parti con la prima a disegnare i contorni di un delicato acquarello, mentre la seconda è un connubio tra sonorità canterburiane e tipiche atmosfere nordiche, con spunti melodici in cui la ritmica pressante si interseca con tastiere, chitarra e flauto. L’incipit del disco “Invokasjon”, purché breve nella durata rispetto alla media dei pezzi, mette in mostra ancora gran sfoggio di tastiere e synth sempre miscelati a un flauto in bella evidenza.

“Danseritualer fra Jordsiø – Prosesjon & Ekstase” è forse il brano più significativo, che esemplifica al meglio il sound dei Jordsjø. Una scorribanda jazz / rock ricca di sonorità scattanti e propulsive, quasi una sorta di cerimoniale festoso. Atmosfere rarefatte si alternano a svisate d’organo e vivaci chitarre, sempre però inframezzati da momenti evocativi e sognanti. Questo è anche il clima di “Sankeren”, altro elaborato brano, dove la chitarra iniziale riporta a qualche reminiscenza Yes, mentre le atmosfere di “Ura” tinteggiano una velata malinconia, prima di dipanarsi in un tessuto ricco di colto Prog e Folk. Chiude la suddetta “Stjernestigen” che conferma senza eccezioni tutte le prerogative della band, con l’intro di piano iniziale che rimanda ai virtuosismi dei maestri della tastiera. È forse il brano che con i suoi fraseggi sembra regalare maggiormente quella forma estatica che la band vuole rappresentare.

Nel rispetto delle tradizioni scandinave, musicali e folkloristiche, “Salighet” ci conduce per mano in una dimensione parallela dai contorni fiabeschi. Il Prog si conferma il genere ideale per accompagnare l’ascoltatore alla riscoperta di questi mondi ancestrali, con un potere quasi ipnotico che, in questo caso, cerca di trascinare la coscienza verso una suggestione di rapimento estatico. Un intento davvero affascinante che mette in luce la potenzialità poetica e creativa di questo ensemble che ha composto un’opera di grande magnetismo.

Articolo di Carlo Giorgetti

Tracklist “Salighet”

  1. Invokasjon
  2. Sankeren
  3. Salighet I
  4. Salighet II
  5. Ura
  6. Danseritualer fra Jordsiø – Prosesjon & Ekstase
  7. Stjernestigen

Line Up Jordsjø: Håkon Oftung voce, flauto, chitarra, tastiere, sintetizzatore / Kristian Frøland batteria, percussioni

Jordsjø online:
Website https://www.karismarecords.no/artists/
Facebook https://www.facebook.com/jordsjoe/

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