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Kasabian “The Alchemist’s Euphoria”

Il ritorno in grande spolvero della band di Leicester

Dopo ben cinque anni di assenza dalle scene discografiche dall’ultimo lavoro “For Crying Out Loud” datato 5 maggio 2017, finalmente il ritorno a pieno regime sulla scena del gruppo britannico dei Kasabian. Anticipata da un lungo tour europeo, con alcune date anche nel nostro paese durante il mese di luglio, il 12 agosto 2022 è arrivata la pubblicazione del loro settimo album di studio dal titolo “The Alchemist’s Euphoria” su etichetta Sony Music.

Un rientro in grande spolvero quello della band di Leicester ma, come sappiamo, anche un po’ italiana per le origini liguri di Sergio Pizzorno che ha preso in mano le redini del gruppo, dopo i cambi di formazione determinatesi nel 2020 con l’uscita del cantante Tom Meighan, e l’arrivo nel medesimo anno del chitarrista Tim Carter. Pizzorno non solo si è confermato l’abile e preparato polistrumentista che conosciamo, capace di destreggiarsi con disinvoltura fra chitarre e strumenti elettronici, ma è divenuto anche l’incontrastato frontman e cantante solista del gruppo, ben coadiuvato, oltre che da Carter, dai fidi Chris Edward al basso e Ian Matthews alla batteria.

Nei brani del lavoro la band sembra in certi momenti riavvicinarsi ai livelli dei primi album, anche se si respira nella musicalità una ventata di novità e freschezza Constato piacevolmente il ritorno ad un buon standard di creatività per una band che con il suo stile ha nobilitato la scena del Rock alternativo nei primi anni 2000, fondendo mirabilmente Indie, Elettronica e Neo-psichedelia.

Questo disco può segnare l’inizio di una nuova brillante era, la ripresa di un discorso interrotto in special modo dopo le vicende dovute all’allontanamento di Tom Meighan e il conseguente contraccolpo psicologico sul gruppo. È un lavoro che può determinarne la rinascita artistica, un ambizioso progetto in cui tutti gli ingredienti del suono Kasabian vanno mirabilmente a sublimarsi. Certo, non è semplice ricreare i meccanismi perfetti di una band sincronizzata all’unisono, e fondata sulla perfetta sinergia Pizzorno/Meighan, ma si evince nitidamente l’intento e l’ambizione di aprire un nuovo capitolo.

Il lavoro è costituito da 12 tracce che appaiono legate fra loro come in un’unica trama, un album coeso nei suoi contenuti. 38 minuti di grande intensità in cui Pizzorno racconta la figura dell’alchimista, personaggio in grado di esplicare i segreti dell’esistenza e di operare trasformazioni, di rendere possibile l’accettazione di un copione diverso da quello prefissato.

L’album apre le danze con “Alchemist”, dove l’inizio soft fa da proscenio ad un suono epico, seguita da “Scriptvre”, già uscita come singolo, che riporta le atmosfere sullo stile più consono al gruppo, con un ritornello orecchiabile, uso di elettronica e la partitura di piano nel finale. Tali atmosfere ricompaiono anche in “Rocket Fuel”, mentre “Alygatyr” è un rock ritmato con un potente riff di chitarra. Il quasi stacchetto di “æ space” è veramente intrigante con belle tastiere a disegnare paesaggi incantati.

“The Wall” con il suono sintetico iniziale e la sua struttura melodica ricorda vagamente il romanticismo di “Goodbye Kiss”, mentre l’elettronica distorta si ritrova ancora prepotente nei suoni di “Stargazr” e la susseguente “Chemicals” ha una ritmica estremamente trascinante. “æ sea” è un secondo interludio che introduce la chiusura del lavoro con “Letting Go”, brano dal sapore melodico che riporta alla mente i suoni magici e delicati di “British Legion” (da “Empire”), perla romantica con un’atmosfera psichedelica e suadente allo stato puro.
Davvero una tracklist accattivante, un disco da ascoltare con rinnovato piacere, l’atteso ritorno di una mitica band.

Articolo di Carlo Giorgetti

Tracklist “The Alchemist’s Euphoria

  1. Alchemist
  2. Scriptvre
  3. Rocket Fuel
  4. Strictly Old Skool
  5. Alygatyr
  6. æ space
  7. The Wall
  8. T.U.E (the ultraview effect)
  9. Stargazr
  10. Chemicals
  11. æ sea
  12. Letting Go

Line up Kasabian : Sergio Pizzorno Voce, Chitarra, Sintetizzatore, Programmazione / Chris Edwards Basso / Ian Matthews Batteria, Percussioni / Tim Carter Chitarra

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