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King Gizzard & The Lizard Wizard “The Silver Cord”

Elettronica vintage o trip elettro-psichedelico?

Dei 25 album in 12 anni pubblicati da questi cantastorie eclettici e psichedelici King Gizzard & The Lizard Wizard, questo “The Silver Cord” uscito per Virgin Music il 27 ottobre è curiosamente uno dei pochi a non avere una copertina graficamente interessante, scegliendo una foto documentaristica che li ritrae fra sintetizzatori e richiama le pose robotiche delle band Kraut Rock elettroniche anche se con occhiali Cyber-Punk. Ma è solo la prima e superficiale novità: l’originalità del progetto risiede anche nel fatto che “The Silver Cord” sarà disponibile in due versioni, una più streammabile con canzoni da tre o quattro minuti ma una seconda integrale con tracce nella loro lunghezza originale.

Anche se in questo album ritroviamo la passione per le filastrocche e nenie pseudo infantili che ogni tanto emerge nella ricerca musicale vintage-eclettico-ironica-garage precedente di questa band, il taglio psichedelico-elettronico basato sul recupero quasi amatoriale di tastiere e apparecchi vintage, godibile in calce alla recensione nella descrizione della line-up e dei rispettivi strumenti, con la quale voglio vincere il record di lunghezza in questo magazine, definisce uno spostamento da quasi tutta la loro discografia, tranne forse da “Butterfly 3000” in cui però l’elettronica era la reazione alla segregazione pandemica.

La band ci consegna questa sorta di viaggio che potrebbe fare da colonna sonora a un nuovo “Titan A.E.” (film che solo io e mio figlio conosciamo, ma di cui consiglio la colonna sonora) più ironico, meno pop-punk, e più mitologico-magico in quanto i riferimenti di questo progetto sono forse più mistico naturalistici che fantascientifici, anche se il sound è una sintesi vintage di space-sound anni ‘80 e psichedelia.

“Theia” si riferisce all’entità planetaria divina greca che ha creato la luna collidendo con la Terra. Il brano è qua in una versione ridotta rispetto a quella integrale da 20 minuti e offre scansioni ritmiche sofisticate e un canto ipnotico su un letto di sintetizzatori vintage e suoni ormai arcaici. Si collega senza pausa all’armonia più drammatica e pensosa della title track “The Silver Cord”, cantata con voce filtrata e con pause di chiara citazione psichedelica con vocoder. “Set” ha un andamento più ritmico anche se sempre riecheggiante la fantascienza anni ‘80. Le parti vocali sono più aggressive e Indie e questo brano sveglia l’attenzione con il suo intermezzo rap e refrain cantabili ripetuti più dei precedenti che sono più di atmosfera e forse meno incisivi, anche se le liriche mantengono viva l’ispirazione mistica citando stavolta la mitologia egizia.

“Chang’e” si riferisce ancora ad una divinità, stavolta cinese, ma sempre legata alla luna, ed è una specie di filastrocca da girotondo, sottolineata da battiti e tappeti elettronici con vocalità in falsetto, mentre “Gilgamesh”, il cui riferimento mitologico è ancor più chiaro, è più epica con suoni d’organo da Capitano Nemo a Richard Wright, e vocalmente ricorda più gli esperimenti crossover di inizio anni 2000 come alcuni presenti nel citato “Titan A.E.”, finché non sfocia nel ritornello e nel pastiche vocale che è quasi da sigla cartone animato anni Sessanta. L’organo viene sfruttato per un solo che fa da contrappunto a una delle numerose raffiche vocali ritmiche di questo lavoro. La coda del brano è affidata ai suoni inquietanti elettromagnetici e sintetizzati delle voci.

“Swan Song” è una corsa elettronica con batteria un-z un-z e una sorta di Rap ancora una volta filtrato da sintetizzatori vocali e una cadenza vocale insistente, e con “Set” fa il paio come brano… ballabile? A seconda degli elementi chimici attivi che avete in corpo. Si apre in un intermezzo con frasi vocali discendenti e note ribattute dai sequencer e dalla drum machine, con cui sfocia nell’ultimo accordo che prepara “Extinction”, giusta conclusione a cui dovevamo arrivare, dopo il canto del cigno cosa ci poteva aspettare, e soprattutto in continuità con l’Apocalisse PetroDragonica del precedente lavoro Metal Thrash di quest’anno, definito dalla stessa band come lo “Yin” in attesa dello “Yang” di questo album? Questa cantilena sillabata monocorde su un tappeto armonico, che ancora a chi le ha vissute ricorda le armonie dei telefilm anni Settanta, è uno dei pezzi più interessanti dell’album.

Il progetto finisce in intrecci di Moog e sintetizzatori monofonici che si incrociano in contrappunti spaziali, e ci lascia in una dissolvenza che fa capire come la versione estesa renda probabilmente più giustizia a questo trip elettro-psichedelico che piacerà o annoierà senza mezze misure.

Articolo di Nicola Rovetta

Tracklist “The Silver Cord”

  1. Theia
  2. The Silver Cord
  3. Set
  4. Chang’e
  5. Gilgamesh
  6. Swan Song
  7. Extinction

Lineup “King Gizzard & The Lizard Wizard” Ambrose Kenny-Smith – vocals, synthesisers (Yamaha DX7, Moog Grandmother, Roland JX-3P), Mellotron / Michael Cavanagh – electronic drums (Simmons Drum Synthesiser, Roland TD50X) / Cook Craig – synthesisers (Roland Juno-X, Korg Poly-61, Yamaha DX7), guitar synthesiser (Casio DG-10), effects (Boss DD-7, EarthQuaker Devices Rainbow Machine, Strymon BlueSky) / Joey Walker – vocals, loops (Roland RC-505), sequencer (Arturia Keystep Pro), drum machine (Roland TR-8), modular synthesiser (Mutable Instruments Plaits, Intellijel Quadrax, Happy Nerding FX Aid, Intellijel Metropolis, Befaco Hexmix, Intellijel Bifold, Make Noise Mimeophon, Make Noise Maths, Mutable Instruments Rings, Doepfer A-182-1 Switched Multiples, WMD Geiger Counter, Intellijel Quad VCA, ALM Pamela’s New Workout, Joranalogue Filter 8, Noise Engineering Basimilus Iteritas Alter, Music Thing Turing Machine, Eowave Quadrantid Swarm, XAOC Devices Belgrad Dual Peak Filter, Mutable Instruments Ripples, Instruo Cs-L Complex Oscillator) / Lucas Harwood – synthesisers (Moog Matriarch, Moog Sub 37, Yamaha Reface DX, Roland SH-01A) / Stu Mackenzie – vocals, synthesisers (Roland Juno-60, Casio SK-5, Moog Matriarch, Roland Juno-X), guitar synthesiser (Casio DG-10), Ableton Push 2, Mellotron, drum machine (Roland TR-808), piano, effects (Boss ME-50, Boss DD-3, EarthQuaker Devices Rainbow Machine, Strymon BlueSky, Dunlop Cry Baby)

King Gizzard & The Lizard Wizard online
Website https://kinggizzardandthelizardwizard.com/
Instagram https://www.instagram.com/kinggizzard/
Facebook https://www.facebook.com/kinggizzardandthelizardwizard/
YouTube https://www.youtube.com/channel/UCNiyS8zr2RIddszLwtoyUow

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