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Many Voices Speak

Many Voices Speak “Gestures”

Dream Pop cantautorale che punta molto sulla vocalità espressiva e affascinante della Mård

Il 29 aprile esce per Strangers Candy “Gestures”, il nuovo album della cantautrice svedese Matilda Mård, altrimenti nota come Many Voices Speak.  Dopo il debutto con “Tank Town”, il ritorno della Mård la vede perfettamente a suo agio in un Dream Pop cantautorale che si muove con eleganza tra ricordi ed emozioni.

Le otto tracce nascono al piano, perfettamente autosufficienti già nella loro versione originaria e solo poi arricchiti dall’arrangiamento, con una maggiore attenzione ai testi e alla loro importanza; realizzato con il produttore di lunga data Petter Nygårdh, “Gestures” è a tutti gli effetti un album di crescita e maturazione, che rispecchia la lenta e profonda trasformazione della Mård come artista e come persona: Ciò che unisce le canzoni è la necessità di un cambiamento interiore, per gestire le cose nella vita che non possono essere cambiate. Sto creando strategie per me stessa – nuovi modi di pensare, così posso convivere con certe cose. Il titolo deriva da questo. Ho capito che i gesti sono importanti perché sono la prova dell’amore, e questo è l’unico potere che abbiamo contro la morte e la separazione.

L’impressione è quella di camminare lunga una sorta di galleria fotografica che consente di gettare uno sguardo sull’anima complicata di una musicista originale e interessante, a partire dal Pop etereo di “Want It Kept”, che apre il disco.

In “Seat For Sadness”, primo singolo estratto, e ancora di più in “Within Reach”, i toni si fanno un po’ più cupi e riflessivi; se “Worthy” si muove con lentezza accattivante, “Phase Out” gioca invece con l’elettronica per portare l’ascolto in una dimensione diversa, dove gli effetti ricreano un’ambientazione spaziale rockeggiante, nella quale la voce solista e i cori si rincorrono. Atmosfera simile, ma più dolce e malinconica, per “Nothing’s Gone” e per la successiva “Assured”, che riflette l’esplorazione delle sonorità folk-rock più moderne.

L’album si chiude con “Visual Fields”, quadro sonoro fortemente evocativo, che come il resto del disco punta molto sulla vocalità espressiva e affascinante della Mård, sulla sua capacità di suscitare un senso di straniamento e meraviglia. E sono probabilmente queste la cifre caratteristiche di questo lavoro discografico, davvero degno di attenzione.

Articolo di Valentina Comelli

Track List “Gestures”

  1. Want It Kept
  2. Seat For Sadness
  3. Within Reach
  4. Worthy
  5. Phase Out
  6. Nothing’s Gone
  7. Assured
  8. Visual Fields

“Gestures” online:
www.manyvoicesspeak.com
www.instagram.com/manyvoicesspeak
www.facebook.com/manyvoicesspeak

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