08/12/2024

Blues Pills, Milano

08/12/2024

I Hate My Village, Roma

08/12/2024

Justin Adams & Mauro Durante, Milano

08/12/2024

Quintorigo e John De Leo, Bologna

09/12/2024

Irene Grandi, Firenze

09/12/2024

Grande Orchestra Avion Travel, Roma

10/12/2024

Jag Panzer, Paderno Dugnano (MI)

10/12/2024

Irene Grandi, Genova

10/12/2024

I Hate My Village, Torino

11/12/2024

The Script, Milano

11/12/2024

Jag Panzer, Bologna

11/12/2024

The Lemon Twigs, Bologna

Agenda

Scopri tutti
MOAI

MOAI “MOAI”

Un bellissimo lavoro d’esordio dal respiro internazionale, delicato nei suoi testi evocativi e impregnati di intimità

MOAI è una una band nata in territorio bresciano nel 2018. Il loro disco indipendente di debutto, omonimo, uscirà il 22 maggio 2020, ed è stato anticipato dal singolo “September” uscito il 30 gennaio di quest’anno, con un video delizioso a corredo.

MOAI suona per 42 minuti e 57 secondi in 11 tracce, portandoti in giro per lande desolate a respirare aria fresca, di quella che devi prendere uno zaino in spalla e iniziare a camminare sorridendo verso sconfinati spazi verdi che si perdono fino al grigio intenso dell’orizzonte. Laggiù in fondo, dove con gli occhi cadi nel mare che spumeggia contro le scogliere. Ti porta in Irlanda, molto spesso, attraverso brughiere fatte di sinuose colline erbose e di nebbia, incastrate tra la voce cristallina di Valentina Comelli e gli arpeggi delicati della chitarra di Matteo Mantovani. In “The house on the beach” e “Last moments on Earth”, il violino galoppa come il 17 marzo a Temple Bar, senti bussare Dublino sulla tua spalla.

Quasi una ninna nanna al miele la struggente “Waitin’”, che accarezza insieme ad altri brani le venature più intime e dolci di questo disco accompagnata da “My darling child”, e “Calla Lilies”, brano di chiusura. “So strange” e “Lullaby of the storm” sono due ballads molto ben costruite e arrangiate, impreziosite dagli altri elementi della band che accompagnano e arricchiscono l’intero lavoro, formando un organico di ben sette musicisti in totale.

Il respiro si sposta negli States, mentre ascolti “(Got To Tell You) Something” con l’organo e la chitarra elettrica carica di blues sporco o “Don’t Blame Me”, mentre l’incedere crescente di “Turn The Light Off” è da gustare fino in fondo alla chiusura del brano, immaginando che anche Mark Knopfler stiracchi un sorriso ascoltando la Telecaster che suona così bene.

Un bellissimo lavoro d’esordio per i MOAI, dal respiro internazionale, costruito con capacità, eleganza e coerenza. Il disco sarà disponibile anche in formato fisico (cd) tramite contatto diretto con la band, in attesa di tornare presto alla normalità e poterlo distribuire ai concerti.

Articolo di Alessio Pagnini

 Tracklist “MOAI”

  1. The House On The Beach
  2. (Got to tell you) Something
  3. September
  4. Waitin’
  5. So Strange
  6. Lullaby Of The Storm
  7. My Darling Child
  8. Don’t Blame Me
  9. Last Moments On Hearth
  10. Turn The Light Off
  11. Calla Lilies

Line up MOAI: Valentina Comelli Voce / Matteo Mantovani Voce, Chitarra Elettrica/Baritona/Acustica / Cristina Gaffurini Chitarra acustica, Mandolino / Daniele Richiedei Violino, Viola / Nicola Ziliani Contrabbasso / Riccardo Barba Piano / Paolo Zanaglio Batteria, Percussioni

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!