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Nick Waterhouse

Nick Waterhouse “Promenade Blue”

Una musica che brilla splendidamente, spazia con garbo e maestria, regalando stupore per la sua capacità di suonare antica e nuova allo stesso tempo

C’è stato un tempo meraviglioso in cui sui palchi e nelle radio scorrevano fiumi travolgenti di musica follemente colma di bellezza. Rhythm and Blues, Soul, Jazz, Rock’n’Roll. Sorgenti incantate a cui abbeverarsi, da cui lasciarsi inondare. Sembra tutto lontano anni luce, o forse no… La primavera è appena iniziata, ma fa le cose come si deve: il 9 aprile è in arrivo su Innovative Leisure “Promenade Blue”, il nuovo album dell’artista californiano Nick Waterhouse.

Prodotto dallo stesso Waterhouse in collaborazione con Paul Butler (Michael Kiwanuka e Devendra Banhart), il disco è anticipato da ben quattro singoli: “Place Names” pubblicato a gennaio, seguito da “Very Blue”, “Medicine” e “B. Santa Ana, 1986”.

“Place Names” è anche il brano d’apertura della tracklist di un album davvero magico, in grado di portare in un altrove dopo l’altro, come se stessimo seduti a guardare vecchie diapositive dei decenni passati, tra occhiali da sole, Lincoln Continental e i palchi dei vecchi club di New Orleans; ma il tempo è un concetto relativo e malleabile, nelle undici tracce trovano posto tanto i ricordi di una vita quanto la carriera con i suoi alti bassi, gli amori passati, ma anche le speranze per il futuro:

I never cry on cold days / I never mind a trip on the freeway / Because it’s what I know / Never really set for the big change / Learn to let things go / And say blow wind, blow. – Non piango mai nei giorni freddi / Non mi importa di un viaggio in autostrada / Perché è quello che conosco / Mai pronto per i grandi cambiamenti / Imparo a lasciare andare le cose / E dico soffia, vento, soffia (“Place Names”).

Dai cori in pieno stile doo-wop di “The Spanish Look” al Jazz raffinato dello strumentale “Proméne Bleu” fino al R’n’R di “To Tell”, al di là di spazio e tempo, resta una musica che brilla splendidamente, spazia con garbo e maestria, regalando stupore per la sua capacità di suonare antica e nuova allo stesso tempo, colma di eccellenti rimandi e comunque fresca, brillante, scintillante.

Non so da quale universo parallelo arrivi Nick Waterhouse, ma so per certo che se ci fosse un biglietto di sola andata per il posto da cui proviene, sarebbe senza dubbio un viaggio che varrebbe la pena di fare.

Articolo di Valentina Comelli

 Track List “Promenade Blue”

  1. Place Names
  2. The Spanish Look
  3. Vincentine
  4. Medicine
  5. Very Blue
  6. Silver Bracelet
  7. Proméne Bleu
  8. Fugitive lover
  9. Minor Time
  10. B. Santa Ana, 1986
  11. To Tell

Nick Waterhouse online:

https://www.nickwaterhouse.com

https://www.instagram.com/nickwaterhouse/

https://www.facebook.com/nickwaterhousemusic/

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