La band inglese torna con una versione deluxe del loro concept album “Dead Club City” per raccontarci come continua la storia. Il nuovo progetto, in uscita il 15 marzo per RCA/Sony, oltre alle tracce dell’album da record contiene tre nuovi brani, tra cui “Oh No :: He Said What?”, il singolo pubblicato il 2 febbraio scorso, e una nuova versione delle hit “Overcome”, “Best Record of the Year” in UK secondo Radio X, e “Tomorrow Is Closed”. Riproporre in chiave diversa due pezzi di così ampio successo si rivelerà una scelta azzardata? La band è in continua evoluzione, e certamente non teme il confronto con il pubblico, che invece sembra estendersi sempre di più (lo dimostrano le numerose date sold out del tour).
L’album, anche in questo caso, si apre con la traccia “Welcome to the DCC”. Il brano accoglie l’ascoltatore in una città che, promettendo all the heaven all the time, si rivela in realtà un incubo. Le chitarre dirompenti e distorte del lavoro precedente, “Moral Panic”, tornano perfettamente combinate con il sintetizzatore e le tastiere, che conferiscono al tutto un’atmosfera dance. Il concept della distopia futuristica ha, infatti, evidenti sonorità anni ‘80, basti pensare a “Do You Love Me Yet?”. Del resto, Blade Runner è la prova lampante del fatto che anni Ottanta e distopia vadano a braccetto. Stupiscono le melodie quasi pop, lineari e apparentemente semplici in brani come “Keeping You Around” e “Talking To Myself”, ma il Rock di “Futureproof”, per citarne una, c’è ancora, equilibrato dal falsetto inconfondibile del frontman Conor Mason, in “City Haunts”.
I suoni diventano più sporchi in “Pop The Balloon” che, a detta della band, doveva essere il brano conclusivo dell’album, e così è stato. Tuttavia, in fase di registrazione un nuovo pezzo, “Oh No :: He Said What?”, ha aperto la strada ad un’altra possibile conclusione o, meglio, ha innescato la produzione di due ulteriori tracce che lasciano un po’ la porta aperta perché, alla fine, la Dead Club City non è tanto diversa dalla società contemporanea. Possibile che questi nuovi brani, così come l’ultimo della tracklist e il nuovo singolo, incitino a ribellarsi alla Dead Club City, e addirittura distruggerla (kill the Dead Club City) perché il futuro è stata una brutta idea. Di alto livello sono, infine, produzione e mixaggio, di cui si sono occupati lo stesso chitarrista dei Nothing But Thieves Dom Craik, John Gilmore e Mike Crossey.
Dead Club City Deluxe si prospetta un disco interessante non soltanto per il concept intrigante, ma soprattutto per la perfetta armonia tra aspri riff di chitarra ed elettronica, che lo rendono indubbiamente orecchiabile e inconfondibile sulla scena del momento.
Articolo di Sabrina Tartarello
Track list “Dead Club City Deluxe”
- Welcome To The DCC
- Overcome
- Tomorrow Is Closed
- Keeping You Around
- City Haunts
- Do You Love Me Yet?
- Members Only
- Green Eyes :: Siena
- Foreign Language
- Talking To Myself
- Pop The Balloon
- Oh No :: He Said What?
- Time :: Fate :: Karma :: God
- Pure You
- Overcome (nuova versione)
- Tomorrow Is Closed (nuova versione)
Line up Nothing But Thieves: Conor Mason voce, chitarra/ Joe Langridge-Brown chitarra/ Dominic Craik chitarra, tastiera/ Philip Blake basso/ James Price batteria
Nothing But Thieves online:
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