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Now More Than Ever “Creatrix”

Per quanto il disco sia di esordio, si avverte l’aroma del supergruppo

Fuori il 17 marzo per Thirty Tigers il primo lavoro dei Now More Than Ever, dal titolo “Creatrix”, e visti i singoli artisti presenti in formazione, per quanto il disco sia di esordio, si avverte l’aroma del supergruppo. I Now More Than Ever vedono come frontman il co-fondatore degli All-American Rejects Tyson Ritter, che ha iniziato questo nuovo progetto nel 2018 senza l’aspettativa di una reale band che potesse produrre dischi e andare in tour, ma che con l’aggiunta di Izzy Fontaine e del produttore e musicista Scott Chesak si è tramutata in una nuova entità in grado di emozionare con un robusto carico di sensazioni da comunicare.

Nelle interviste precedenti all’uscita del disco, Tyson Ritter ha fatto trapelare quanto fosse vincolante il mercato della musica all’interno delle produzioni nuove della band All-American Rejects, per questo il suo intento era quello di svincolarsi da tale ambiente e provare a comporre nuovamente qualcosa che potesse permettere la libera espressione della Regina delle Arti.

È evidente la necessità di un ritorno alle origini, senza il costante doversi rapportare con il mercato, e in questo vedo un grosso problema della musica contemporanea: l’esigenza di voler piacere con il solo scopo di vendere un prodotto, che viene gradualmente svuotato dei contenuti artistici. Certo, non sto dicendo qualcosa di nuovo, ma nelle parole di Ritter trovo una bandierina sventolante che mi fa capire quanto all’interno del mondo della musica internazionale ci sia una voglia di tornare ad esprimere propri concetti e una libertà di volere veder muovere i propri pezzi esattamente come si vuole, senza filtri di produttori ed etichette.

E in questo, non potendo esimersi dall’avere qualcuno che curi gli arrangiamenti, Ritter si è visto affiancare da Scott Chesak, polistrumentista e arrangiatore, che già fu suo partner musicale per anni negli All-American Rejects e che nel frattempo ha lavorato come produttore per artisti come Weezer e Panic! At The Disco. Trovo molta genuinità in questo, nell’essere stati colleghi e musicisti nella stessa band per anni e quindi probabilmente amici. Tanto da voler provare una strada controcorrente.

Infine l’ingresso dell’ultimo membro, Izzy Fontaine, è nato da un ennesimo pensiero abbastanza contorto: i due membri erano convinti alcuni dei problemi di scrittura precedenti dipendessero dal fatto che buona parte della musica rock attuale (e suoi derivati) sia incatenata alle chitarre e al loro suono. Per questo la filosofia iniziale prese atto che i due non volevano chitarre. Questa però è stato nuovamente ribaltato quando hanno chiesto a Fontaine di comporre parti di chitarra, scoprendo che il problema era in parte nell’approccio allo strumento e in parte nell’approccio ai suoni. Hanno fatto del loro iniziale limite, un punto di forza e da qui è arrivato “Creatrix”.

Il disco è stato anticipato dal singolo “Don’t Rush, Don’t Wait”, un brano con sonorità che ritroviamo nell’intero album. Il video è un tributo alla sci-fi con tutine dai colori cangianti e strumentazione di una navicella spaziale molto anni ’80. Questo è anche l’apertura del disco intero, che consta di nove tracce, per un totale di meno di mezz’ora. Per chi ha seguito mie precedenti recensioni, in genere gradisco poco dischi così brevi, in quanto non permettono all’ascoltatore di godersi per un tempo sufficiente la nuova uscita della band. Ma i tempi sono in costante evoluzione e le durate di lavori non mainstream si stanno progressivamente accorciando, complice la soglia di attenzione sempre più breve per gli ascoltatori e i vincoli di fretta imposti dalle piattaforme di streaming.

Possiamo inserire a forza il genere nell’Alternative Rock, con una gestione delle sonorità che prende a piene mani da produzioni contemporanee che arrivano fino alle produzioni da club, ricche di tastiere e suoni completamente differenti dalle chitarre a cui siamo abituati. Il risultato è molto godibile, molto radiofonico e caratteristico per chi ha intenzione di godere di qualcosa di ascoltabile, leggero, fresco e nuovo.

Articolo di Marco Oreggia

Tracklist “Creatrix”

  1. Don’t Rush, Don’t Wait
  2. Tragedy
  3. D-E-A-D Together
  4. Candle
  5. Heart To Heart
  6. Never Gonna Sleep Again
  7. Skin Tight/Bone Deep
  8. Heels Up+Head Over
  9. Never You

Line up Now More Than Ever: Tyson Ritter Voce, Basso / Scott Chesak tastiere, synth / Izzy Fontaine Chitarra

Now More Than Ever online:
https://www.instagram.com/nowmorethaneverband/
https://www.facebook.com/nowmorethaneverband/

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