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One Eyed Jack “Headaches”

La devozione del trio al Grunge e all’Alternative Rock è chiara e (quasi) senza compromessi

Per chi suona Rock in questo decennio è quasi scontato che l’orecchio sia passato prima negli anni ’90. Lo sanno benissimo gli One Eyed Jack da Brescia che ci hanno rilasciato la loro terza fatica discografica, “Headaches”, uscito il 16 settembre 2022 per la label FIL 1933. La devozione del trio al Grunge e all’Alternative Rock è chiara e (quasi) senza compromessi. I suoni cavernosi alla Soundgarden (ma non solo) si sposano alla perfezione con attimi più psichedelici e introspettivi, con un infausto cantato che esprime appieno quegli anni senza mai cadere nel banale e nel ripetitivo.

Suoni cavernosi subito presenti nel brano che apre le danze al disco “Took Me Down”. Ricordando certe liriche che furono degli Stone Temple Pilots, si fa apprezzare per i momenti più pesanti e hard rock. Accelerata punk nell’immediata, quanto breve, “Teen Pigeons Party”, con l’attacco dell’assolo che riporta per un attimo a giochi shoegaze. In “Nice Day” torna una certa pesantezza della prima traccia, benché contraddistinta da una parte centrale strumentale davvero interessante. “Bu La” non si discosta particolarmente dalla precedente, ma i suoni poderosi di chitarra e basso, perennemente distorto, sono i protagonisti assoluti.

“Endorphins” è una perfetta miscela di Hard Rock e Psichedelica. In “Away”, invece, è da ammirare la volontà di variare e personalizzare maggiormente il suono, dall’iniziale riff che fa vagabondare la mente in Medio Oriente al simil Metal del bridge/ritornello. Il tutto caratterizzato dai soliti momenti psyche che, brano dopo brano, si fanno sempre più presenti. Bellissima la title track “Headaches”, differenziata dagli altri brani da una struttura un po’ più omogenea ma efficace. Chiude “Cuddle In a Jail” dove un inizio retrò molto anni ‘60-‘70 si fa strada fino a sfociare nei soliti giochi strumentali a cui i nostri ci hanno ormai abituato in queste otto canzoni. Basso e chitarra, in perfetta disarmonia, accompagnano la voce fino alla fine. Cala il sipario.

“Headaches” suona estremamente coeso e senza inventare niente riesce a portare alla luce un suono e un genere ormai passato rendendolo, con i suoi momenti psichedelici, originale e efficace. Per gli amanti del Seattle Sound e del Rock alternativo in generale un disco da non perdere. Interessanti gli intrecci tra basso e chitarra che sanno riempire ogni angolo, dando varie sfumature a tutto il disco. Buon ascolto.

Articolo di Giulio Ardau

Track list “Headaches”

  1. Took Me Down
  2.  Teen Pigeons Party
  3.  Nice Day
  4.  Bu Ia
  5.  Endorphins
  6.  Away
  7.  Headaches
  8.  Cuddle in a Jail

Line Up One Eyed Jack: Daniele Amighetti voce e chitarra / Dario Rossini batteria / Stefano Vanoni basso

One Eyed Jack online:
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https://www.instagram.com/oneeyedjack.ita/
https://www.youtube.com/channel/UCboY7iqHcW2QYazNZHILXKA/videos

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