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Partinico Rose “Songs For Sad And Angry People”

Scrittura incisiva e asciutta con arrangiamenti sempre efficaci e una scelta di atmosfere che bene si sposano con le interpretazioni vocali

I Partinico Rose sono una band siciliana nata nel 2015, “Songs For Sad And Angry People” è il loro primo album ed è una bella botta nello stomaco. Questa band, la cui attuale formazione, insieme dal 2016, suona una miscela di Dark Wave e  Post Punk, richiama alla mente gruppi come Killing Joke, Bauhaus, Cure, The Jesus And Mary Chain e Joy Division. L’unico vero disappunto riguardo questo album è che si tratta di una autoproduzione, dispiace che un prodotto del genere non benefici dei servizi di un’etichetta e di una vera rete di distribuzione.

Pur entro i limiti territoriali del genere musicale proposto, la band ha comunque i numeri per affrancarsi da qualsiasi riferimento e imporre una propria identità, i mezzi per arrivarci ci sono, una scrittura incisiva e asciutta con arrangiamenti sempre efficaci e una scelta di atmosfere che bene si sposano con le interpretazioni vocali.

Il timbro di Vincenzo Cannizzo, che certo non potrà non farvi venire in mente Robert Smith dei Cure, si muove sicuro fra storie di sconforto e miseria umana, toccando a volte argomenti personali come in “The Story Of Cancer”, ma più generalmente trattando le paure e le speranze di tutti, oppure la solitudine in “Don’t Leave Me Alone”, le dipendenze anche affettive in “Rehab From You”, la voglia di rivalsa in “The Revenge”.

Il brano di apertura “Slave Of Time” per il quale la band ha prodotto un video, scrivendone la sceneggiatura, ci cala subito in un sound drammatico e avvolgente al tempo stesso, il basso circonda la tessitura chitarrista e tiene legato il tutto in maniera fluida e armoniosa. Ancora il basso, questa volta saturo e minaccioso a reggere il seguente brano “Misanthropy”, un brano che immaginiamo debba funzionare molto in sede live.

La già citata “Don’t Leave Me Alone” e “Looking For A Job” sono esempi di melodie ipnotiche e cangianti, come raggi di sole che vengono di volta in volta coperti da nuvole passeggere. Dalla già citata “The Story Of Cancer” e dal dolore implicito in questa tormentata composizione passiamo alla crepuscolare “The End Of Summer” con un arrangiamento di violoncello che dona eleganza e profondità.

Una energica “Mistakes In My Head” e una più introspettiva “Rehab From You” ci introducono alla ritmata “The Revenge” e alla conclusiva “Could You Share My Pain”, degna chiusura per un ottimo album, uno dei pezzi migliori del disco, trascinato da un basso imperante e incisivo.

Complimenti ai Partinico Rose, per un disco che denota una certa maturità e chiarezza di intenti; c’è ovviamente margine di miglioramento e confidiamo in questo, auspicando che intanto qualcuno si accorga di questa bella realtà tutta italiana.

Articolo di Andrea Bartolini

Track list “Songs For Sad And Angry People”

  1. Slave Of Time
  2. Misanthropy
  3. I’m Looking For A Job
  4. Don’t Leave Me Alone
  5. The Story Of Cancer
  6. The End Of Summer
  7. Mistakes In My Head
  8. Rehab From You
  9. The Revenge
  10. Could You Share My Pain

Line up Partinico Rose

Vincenzo Cannizzo – Voce, chitarra

Massimo Russo – Basso

Carlo Schembari – Batteria

Martina Monaca – Violoncello

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