Prendete e mangiatene tutti, questo è il mio corpo, offerto in sacrificio per voi. Questa celebre frase descrive bene l’approccio all’arte di Pierpaolo Capovilla, al di là delle note radici cristiane da cui nasce il suo percorso culturale. I suoi concerti, i suoi spettacoli e i suoi album sono un mettere in condivisione se stesso, le sue passioni, i suoi ideali e le sue emozioni. Con la sua arte Capovilla fa quello che ogni artista dovrebbe fare, farsi esempio rispetto dell’atto della creazione, fare vivere al pubblico un esperienza formativa in grado di cambiare in meglio la vita. Il suo nuovo progetto si chiama Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri. Il loro omonimo debutto, disponibile dal 27 maggio 2022, è la naturale prosecuzione del suo percorso artistico cominciato con l’album “A Sangue Freddo” del 2009, album che l’ha reso celebre al grande pubblico.
“A Sangue Freddo”, oltre ad essere un album solido nel songwriting e ispirato nelle musiche, segnò un precedente nel Rock cantato in italiano. Il successo dell’album fu favorito anche dalla particolare situazione politico economica del periodo – crisi della seconda Repubblica e serie di riforme causate dalla crisi economica – rappresentò una valvola di sfogo per migliaia di venti/trentenni del periodo, spaesati e confusi da tutto ciò che accadeva intorno a loro. La carica innovativa che portava l’album nelle uscite successive progressivamente svanì facendo spazio alla vera natura di Capovilla e compagni, molto più vicino al Punk Hardcore rispetto a quello di rottura tipico dell’Alternative rock più coraggioso.
“Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri” ribadisce ancora una volta i capisaldi del Capovilla-pensiero, cominciando dalla copertina, un’opera del pittore Vasco Hadzovich mirata alla messa in discussione delle iconografie occidentali.
Musicalmente parlando è forse l’album più melodico della produzione di Capovilla. A un roboante basso suonato da Federico Aggio dei Lucertolas si accostano delle chitarre e una batteria molto inclini ai mid-tempo che ricordano tanto l’Alt Rock anni ‘90 propaggine del Glam, Jane’s Addiction su tutti. Le interazioni tra gli strumenti non sono mai lasciate al caso, non riuscendo comunque a creare un tutt’uno col cantato multiforme di Capovilla se non in casi isolati, ad esempio in “La città del sole” arpeggi delicatissimi fanno da sfondo alle parole e alla malinconica interpretazione di Capovilla, o nel brano “La guerra del Golfo”, il brano più tirato di tutto il lotto dove la musica letteralmente sostiene l’assalto delle parole di Capovilla.
“Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri” è un disco che ha il principale obbiettivo di aggregare persone intorno a un messaggio e provare, per l’ennesima volta, a realizzare un mondo ideale tenacemente inseguito.
Articolo di Giorgio Cappai
Tracklist “Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri”
- Morte Ai Poveri
- La Guerra Del Golfo
- Minutegirl
- Dieci Anni
- Follow The Money
- Il Miserabile
- Più Forte Che Puoi
- La Città Del Sole
- Anita
- Sei Una Cosa
Line-up: Pierpaolo Capovilla voce/ Egle Sommacal chitarre/ Fabrizio Baioni batteria/Federico Aggiobasso
Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri online:
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