15/10/2024

Robert Plant presents Saving Grace feat. Suzi Dian, Torino

15/10/2024

Diljit Dosanjh, Milano

16/10/2024

Duff McKagan, Milano

16/10/2024

The Body, Bologna

16/10/2024

Duff McKagan, Milano

17/10/2024

Robert Plant presents Saving Grace feat. Suzi Dian, Como

17/10/2024

Crash Test Dummies, Milano

17/10/2024

The Body, Milano

17/10/2024

Discoverland, Napoli

17/10/2024

Manitoba, Roma

18/10/2024

Robert Plant presents Saving Grace feat. Suzi Dian, Bolzano

18/10/2024

Gavin DeGraw, Milano

Agenda

Scopri tutti

Quattro di Bastoni “Brucia in Te”

Il genere è Punk, ed è cantato in italiano. E di italiano è l’intero stile di scrittura e di stesura dei brani

Quattro di Bastoni, quattro musicisti che risultano morbidi e amabili come cuccioli di foca ammaestrata. Ma ammaestrata da Chuck Norris, fuori il 7 maggio con il loro album d’esordio “Brucia in Te”. Questa formazione d’esperienza ma alla prima uscita per quanto riguarda brani originali, vuole tributare sia l’intro del loro disco che la loro copertina al cult d’oltreoceano “I guerrieri della notte”, con una doverosa contaminazione ludica delle carte da gioco. D’altra parte sono italiani. Il genere è Punk, ed è cantato in italiano. E di italiano è l’intero stile di scrittura e di stesura dei brani. I Quattro di Bastoni risultano molto grezzi, decisi, quadrati, tutte caratteristiche che contrastano con la città d’origine. Essi infatti sono di Sanremo, città nota per il Premio Tenco, Rock In the Casbah, Sanremo Rock e altre rassegne musicali minori.

La batteria in 4/4 macina brano dopo brano senza particolari up-tempo, ma rimanendo al suo posto senza voler strafare. Il basso è di supporto, curato e arrangiato (anche se i Quattro di Bastoni non lo dichiareranno mai) per sostenere la parte melodica. E nel Punk, in questo Punk, non mi aspetterei diversamente. Le chitarre sono curate in maniera moderna, con sonorità che esulano dal semplice e diretto Punk a cui si può essere abituati. Su brani come “Equilibrio Instabile” o “Ramon” vengono smussate e ammorbidite verso toni più rock, per dare sapori più intimi, forse attingendo a una vena “cantautoriale” presa in prestito dalla città d’origine.

Su “Sardenaira Punk” (tributo a una delle bandiere della Città dei fiori) si aggiungono fiati e la scena cambia virando su contaminazioni ska che in Liguria hanno sempre attecchito. È uno dei tanti brani compagnoni del disco, mi ricorda quando ero ragazzino e ascoltavo i Punkreas. E mi ricorda le peggiori sbronze, come credo che possiate capirmi abbondantemente.

A metà disco arriva però il pugno nello stomaco, un brano, il più lungo del disco e che per qualche istante stravolge completamente il mood del mondo musicale dei Quattro Di Bastoni. Si chiama “Ramon”. È il profondo e doloroso tributo a un cantautore del ponente ligure, Ramon Gabardi, scomparso l’ultimo giorno del 2016. Il brano vede la voce femminile di Chiara Palmero che alterna la sua voce con Teo, contrastando con una delicatezza disarmante la carica punk circostante. Il risultato fa mancare la terra sotto i piedi, come ogni grande ballad che si rispetti, facendoci tornare ragazzini mentre mordevamo il cuscino ascoltando Quella Ballad (il maiuscolo è d’obbligo) strappalacrime.

La chiusura è una sorta di bandiera dei Quattro di Bastoni, essendo il brano omonimo della band e non del disco. “Quattro di Bastoni” è un inno compagnone, breve e caciarone, che ispira l’aggregazione, l’alcool e l’essere insieme. In fin dei conti è una idea che accomuna tutti quelli che suonano, e pure tutti quelli che vanno ai concerti e forse anche tutti quelli che non sono andati al concerto ma seguono da casa.

I brani vanno da poco più di 2 minuti fino ai 4:30 abbondanti di “Ramon” per un totale di 12 pezzi, e sono anche tanti per un disco punk e altrettanto debordanti per un disco di esordio. Ma a noi le esagerazioni piacciono. Quindi diamo il benvenuto sulla scena a una nuova band italiana, vi consiglio di ascoltare questo disco a volumi sostenuti. Non da soli. E non con amici astemi. Il resto sono solo dettagli che non si possono sentire.

Articolo di Marco Oreggia

Tracklist “Brucia in Te”

  1. L’unica Cosa Che Sai
  2. Ogni Giorno Insieme a Voi
  3. A Testa Alta
  4. Equilirio Instabile
  5. Edere
  6. Brucia In Te
  7. Ramon
  8. Sardenaira Punk
  9. Psicomaniacale
  10. Mai piu un passo
  11. Beer
  12. Quattro di Bastoni

Line up Quattro di Bastoni: Teo Voce, Chitarra / Paro Basso, Voce / Fabio Chitarra, Voce / Matteo Batteria

Quattro di Bastoni online:
Facebook:  https://www.facebook.com/quattrodibastoni
Instagram: https://www.instagram.com/quattro_di_bastoni
YouTube: https://www.youtube.com/@quattrodibastoniofficial

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!