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Stranger Vision

Stranger Vision “Poetica”

Riff pieni e dalla grande potenza sonora, voce profonda, ritmo veloce e incalzante, suono aggressivo

Si sente spesso affermare, quasi come fosse un mantra, che “Il rock è morto”. Personalmente non sono affatto d’accordo e a darmene conferma arrivano gli Stranger Vision, che fanno il loro debutto ufficiale il 26 marzo 2021 con “Poetica”, mixato e masterizzato da Simone Mularoni (DGM) ai Domination Studio di San Marino.

Riff pieni e dalla grande potenza sonora, voce profonda, ritmo veloce e incalzante, suono aggressivo, gli ingredienti ci sono tutti per convincere anche coloro che considerano degne del loro ascolto solo le grandi band del passato, perché gli Stranger Vision si piazzano proprio in mezzo a due epoche riuscendo, come pochi hanno saputo fare, a riportare a nuovo fulgore il vecchio classico Heavy Metal.

Il quintetto emiliano si è già fatto notare dal pubblico, andando controtendenza, proprio durante il lockdown dello scorso anno, quando ha condiviso attraverso vari canali un ciclo composto da tre cover di brani decisamente importanti. Non è certo mancato il coraggio a questi ragazzi andando a toccare mostri sacri del calibro di David Bowie, di cui hanno fatto propria una versione di “Space Oddity”, che va ad aggiungersi a “Mad World” (Tears for Fears) e Moonshield (In Flames), eppure, proprio grazie a questo audace esperimento, sono riusciti a fare breccia nel cuore del pubblico, che ha accolto con entusiasmo le doti della band ed ha poi atteso con grandi aspettative l’album d’esordio.

E le aspettative sono cresciute ancor di più dopo che la band ha messo a segno un altro punto vincendo l’Imagination Song Contest, il concorso a premi organizzato dai Blind Guardian, che ha visto musicisti da tutto il mondo interpretare alcuni dei più famosi brani della band, votati poi da una giuria composta dai fan e dai Blind Guardian stessi.

Gli Stranger Vision, anche in questa occasione, si sono fatti notare pur senza l’utilizzo di orpelli artificiosi, ma accompagnati unicamente dal proprio stile, dagli strumenti e dalla magnifica voce del frontman, Ivan Adami, partecipando al contest con una versione di “Bright Eyes”.

Guarda i Blind Guardian annunciare la vittoria degli Stranger Vision

Seguiamo i Blind Guardian da 25 anni e “Imagination from the Other Side’”è stato per noi un album fondamentale nella nostra crescita e formazione musicale. Siamo ancora emozionati per l’annuncio della vincita del contest del quale abbiamo saputo solo due settimane prima della scadenza. Eravamo in ritardo e già in semi lockdown quindi abbiamo dovuto registrare le parti e filmare il video in pochissimo tempo, tuttavia eravamo molto motivati. Anche se ci speravamo tanto, onestamente non ci aspettavamo una risposta così calorosa dal pubblico e soprattutto ricevere i complimenti di Hansi, Andre, Marcus e Frederik è stata la realizzazione di un sogno. Non vediamo l’ora di incontrarli sia in chat che dal vivo! – affermano dopo aver realizzato di essere i vincitori.

È incredibile il successo al quale si stanno avvicinando a passo svelto questi ragazzi, se si pensa che il gruppo nasce solo nel 2019. Il loro obiettivo è stato fin da subito creare un suono capace di concretizzare una visione estremamente personale. Musica orecchiabile, ma non stucchevole. Magniloquente, ma non pacchiana. Tecnica, ma non contorta. Moderna, ma non ruffiana. E potente, soprattutto. Ed è infatti dal Power Metal che gli Stranger Vision traggono maggiore ispirazione, sconfinando però anche nel Melodic Death Metal; echi di Blind Guardian, Symphony X, Savatage ma anche degli In Flames e, perché no, dei leggendari Iron Maiden, risuonano nelle note di “Poetica”. Echi lontani però, perché gli Stranger Vision hanno saputo raccogliere piccoli frammenti da ognuno di questi straordinari artisti per creare qualcosa di nuovo, personale e contemporaneo.

L’energia trascinante della band deriva dalla forza di un impatto squisitamente metal e dal potere penetrante delle melodie. Uno stile in grado di generare sensazioni violente e piacevoli, sia a livello artistico che emotivo. Tutto questo ha contribuito a generare “Poetica”: un viaggio musicale di oltre un’ora in cui gli Stranger Vision dimostrano tutta la loro maestria nell’inventare riff memorabili, linee vocali epiche, ritmiche ficcanti, orchestrazioni mai invadenti e, aspetto non secondario, sviluppare un approccio concettuale davvero particolare per il genere proposto.

Fin dal primo ascolto dell’album sono rimasta rapita dalla voce straordinariamente profonda di Ivan, il quale dimostra di averne grande padronanza rendendola versatile e adattandola a ogni contesto, riuscendo quindi nell’impresa di ottenere pezzi che, pur mantenendo uno stile distintivo, si diversificano in modo univoco uno dall’altro. Non da meno sono gli altri membri del gruppo: ognuno lascia impeccabilmente la propria impronta contribuendo dunque a forgiare un prodotto di notevole livello.

“Soul Redemption” è il singolo che ha fatto da apripista all’album ottenendo immediatamente grandi consensi. Certamente ben fatto e, oserei dire, piuttosto orecchiabile, io però consiglio di non soffermarsi soltanto su questo pezzo, all’interno di “Poetica” possiamo trovare brani forse ancor più interessanti.

Già a partire dall’intro veniamo trasportati nel mondo di “Poetica”: “Awakening Prelude” apre con una melodia che richiama i pezzi più significativi della chitarra classica, gli arpeggi iniziali riportano alla memoria le armonie di “Giochi Proibiti”, per poi fondersi, gradualmente, con la chitarra elettrica, in un crescendo emozionale di grande impatto, svelando così quello che sarà il mood di tutto l’album. Una fusione tra metal classico, d’annata, con l’aggiunta di uno stile fresco e originale a dargli nuova linfa.

L’insieme dei brani è come una giostra che travolge l’ascoltare in un turbine di suggestioni diverse ma sempre estremamente efficaci ed ogni strumento, suonato davvero con grande abilità da ognuno dei componenti, fa la sua parte per ottenere questo effetto.

In definitiva “Poetica”, a dispetto del nome, è un album passionale, elettrizzante, energico, dominato dal talento dei suoi creatori, le incredibili evoluzioni alla chitarra, filo conduttore di tutto l’album, con la doppia cassa che picchia duro a fare da sfondo, regalano un piacevole senso di appagamento e, in conclusione, possiamo dire che durante tutta l’ora di ascolto l’album riesce nell’impresa di accantonare la nostalgia per le grandi leggende del passato.

Articolo di Cristina Giacomelli

Track list “Poetica”

  1. Awakening Prelude
  2. Gates of Tomorrow
  3. Human Change
  4. Soul Redemption
  5. Never Give Up
  6. Memories of You
  7. The Dying Light
  8. Rage
  9. Over and Over
  10. Before the Law
  11. Wish
  12. Defying Gravity
  13. Hero of the New World
  14. Invictus
  15. Soul Redemption – Deep Version

Stranger Vision line up

Ivan Adami – voce / Riccardo Toni – chitarra / Gabriele Sarti – tastiere / Daniele Morini – basso / Luca Giacopini – batteria

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