Si chiamano Taurus Inferno, vengono da Pistoia e il loro omonimo album di debutto è stato pubblicato il 10 dicembre su tutte le principali piattaforme digitali attraverso Wanikiya Records. Questo trio dedito a un Heavy Metal classico che trova i suoi principali riferimenti in alcune delle band facenti parte della prima ondata della N.W.O.B.H.M. Nati nel 2016 e dopo i consueti aggiustamenti alla line up e anche un inatteso periodo di stop, hanno iniziato a proporre live il proprio materiale per poi finalmente entrare in studio e registrare le canzoni del loro primo album.
Venom, Angel Witch e i misconosciuti Aragorn sono i primi nomi che mi sono venuti in mente ascoltando le otto tracce di “Taurus Inferno”, un suono che trasuda potenza e urgenza, quella di rovesciare in una composizione di cinque minuti l’amore incondizionato per quel suono, un amore che essendo sincero e totale è anche assolutamente scevro di ogni aspettativa per una qualsiasi forma di ricompensa che non sia il piacere di salire su un palco o ovviamente riuscire a farsi apprezzare per quanto proposto.
Chi scrive e suona materiale come “Jump In The Dark”, “In Your Eyes” o l’evocativa “Witchin’ Hour” è ben consapevole di muoversi in un territorio popolato principalmente da cultori del genere e vecchi metallari che quel periodo (1979 -1983) lo hanno vissuto in prima persona. Formare una band del genere e profondere in essa tempo, passione ed energie è un qualcosa che potrebbe rasentare l’eroismo anche se molto più spesso ha a che vedere con la necessità di soddisfare un bisogno primario.
Detto questo, “Taurus Inferno” é un album che suona interessante e piacevolmente ruvido, con canzoni che traggono la loro linfa vitale dai riff di chitarra di Camillo Venturi e del solido e diretto approccio ritmico di Stefano Doretti alla batteria e di Antonio Ghisu al basso, mentre le parti vocali, sempre a opera di Camillo Venturi, ottemperano al loro compito di fronteggiare il muro di suono prodotto, prevedibilmente e ragionevolmente distanti da una più raffinata ricerca vocale, che in questo contesto sarebbe stata semplicemente fuori luogo.
Anche se ci sono momenti in cui la scrittura dei Taurus Inferno si rivela meno semplice di quanto possa apparire, non troverete, in questo album, brani che si cullano in tecnicismi non richiesti o arrangiamenti che non consistono in una essenziale tela fatta di riff e ritmiche martellanti, un album da ascoltare senza interruzioni, un bagno ristoratore, immersi in uno stile fin troppo inutilmente contaminato in questi ultimi decenni.
Articolo di Andrea Bartolini
Track list “Taurus Inferno”
- Jump In The Dark
- Puritan
- Be Silent
- Isolation Calling
- Modern Atavism
- Hell Of The Damned
- In Your Eyes
- Witchin’ Hour
Line up Taurus Inferno: Camillo Venturi Guitars, vocals / Antonio Ghisu Bass / Stefano “Zven” Doretti Drums