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The Bobby Lees “Bellevue” 

Continuano a giocare duro con la vita, nei testi come nei suoni, le melodie e le armonie

Irriverenza, sacrilegio, ironia e autoironia sono alcune delle parole d’ordine del four-piece americano The Bobby Lees, arrivati ormai al loro terzo album “Bellevue” in uscita il 7 ottobre 2022 per Ipecac Recordings. Continuano sicuramente a giocare duro con la vita, le sue sensazioni nonché le sue incoerenze; ci giocano nei testi come nei suoni, le melodie e le armonie.

Illusione e disillusione fanno spesso capolino come in “Hollywood Junkyard”, dove le promesse del music business, in un modo o nell’altro, portano gli artisti a rischiare di esser trascinati in un vortice sedotti dal miraggio della scalata ai vertici. Questo concetto va a braccetto con il pezzo “Greta Van Fake” dove troviamo un tutt’altro che velato j’accuse ai Greta Van Fleet colpevoli di incarnare la presunzione di quelle band che vendono la propria anima e la propria arte a volte creando il personaggio prima del contenuto musicale.

“Dig Your Hips” con il basso in grande spolvero, è un gran pezzo Punk’n’Roll e uno degli episodi che più mi ha colpito nel disco. La triade “Monkey Mind”, divertente e tagliente, “Be My Enemy”, che trasuda polvere, Blues ed alcol e la già citata “Greta Van Fake” valgono l’ascolto dell’album. Menzione speciale per le parti di batteria a mio avviso molto belle, capaci di mettere in risalto, con un lavoro apparentemente sommerso, le varie sfumature della band donando ad ogni canzone la giusta cornice.

In tutta franchezza ammetto che dopo i primi lavori di The Bobby Lees da quest’album mi sarei aspettato un album più coraggioso: “Beauty Pageant” è stato un esordio fantastico nonostante la sua brevità, spaziava nel Rock quasi a 360° con tante influenze anni ’70 ed anche il secondo album “Skin Suit” ha solo confermato le buone sensazioni. Questo “Bellevue”, infatti, pur essendo un buon disco lascia qualche punto in sospeso come se il loro abituale essere selvaggi e a briglie sciolte fosse, per un qualche motivo, calmierato dando libertà del proprio essere solo a sprazzi.

Articolo di Pierluigi Laurano

Tracklist “Bellevue”

  1. Bellevue
  2. Hollywood Junkyard
  3. Ma Likes To Drink
  4. Death Train
  5. Strange Days
  6. Dig Your Hips
  7. Have You Seen A Girl
  8. In Low
  9. Little Table
  10. Monkey Mind
  11. Greta Van Fake
  12. Be My Enemy
  13. Mystery Theme Song

Line up The Bobby Lees: Sam Quartin vocals, guitar / Macky Bowman drums / Nick Casa guitar / Kendall Wind bass

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