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The Boomtown Rats “Citizen Of Boomtown”

Poteva essere un degno ritorno discografico ma l’album risulta invece riuscito a metà

C’era qualcuno che si aspettava un nuovo disco dei Boomtown Rats a 36 anni di distanza dal loro ultimo “In The Long Grass”? Forse qualcuno sì, dopotutto la band si è riunita nel 2013 con la formazione originale e ha suonato in festival e in tour, lecito quindi che qualcuno pensasse che a Geldof e compagnia prima o poi venisse voglia di pubblicare nuova musica. Un disco pubblicato a metà marzo quindi per BMG dal titolo “Citizen Of  Boomtown”,  prodotto dal bassista Patrick Cusack a.k.a Pete Briquette. Un lavoro controverso, potremmo dire. Si percepisce la voglia, il tentativo di riaccendere il fuoco degli esordi, di focalizzare le energie senza lasciarsi depistare da arrangiamenti troppo ambiziosi e anzi cercando di puntare alla sostanza, tralasciando gli orpelli.

Purtroppo tra il dire e il fare c’è sempre di mezzo il mare o in questo caso una certa difficoltà nell’individuare un linguaggio unico che possa parlare all’ascoltatore per tutte e dieci le canzoni e purtroppo qui non possiamo neanche appellarci a quell’ecletticità dimostrata da Geldof e soci nei loro anni migliori perchè sembra si tratti più di indecisione nell’imboccare una via invece di un’altra.

Detto questo la prima parte del disco si lascia in qualche modo apprezzare, l’iniziale “Trash Glam Baby” un neanche tanto velato richiamo ai primi anni Settanta con il suo mood alla Bowie/Hunter, il simil Punk/Pop di “Sweet Thing” sono un buon inizio. La seguente “Monster Monkeys” con un buon groove dal sapore bluesy e “She Said” dal deciso sapore garage farebbero pensare che i Rats ce l’abbiano fatta. “Passin Through” invece non convince appieno, “Here’s A Postcard” è un pop carino ma senza un ritornello vincente e la situazione non migliore con “K.I.S.S.” che in qualche modo mi ha fatto tornare in mente i Chumbawamba e la loro “Tubthumping”, ma qui siamo ben lontani da quel risultato.

Nella sua banale semplicità funziona meglio la seguente “Rock’n’Roll Ye’ Ye’” e il suo ritornello alla “I Love R’n’R”, mentre invece naufraga miseramente il tentativo di alzare la tensione con “Get A Grip” dove un arrangiamento pesante di chitarra ed elettronica non basta a salvare il pezzo. Avrei infine evitato di usare il nome della band per intitolare l’ultima traccia, un pezzo dance su cui non vale la pena spendere molte parole.

Resta quindi l’amaro in bocca per un album che poteva essere un degno ritorno discografico per i Boomtown Rats ma che risulta invece riuscito a metà, vuoi per un songwriting non sempre all’altezza vuoi per delle scelte e delle soluzioni direi arrivate fuori tempo massimo.

Articolo di Andrea Bartolini

Tracklist “Citizen Of Boomtown”
1. Trash Glam Baby
2. Sweet Thing
3. Monster Monkeys
4. She Said No
5. Passing Through
6. Here’s A Postcard
7. K.I.S.S.
8. Rock’n’Roll Ye’ Ye’
9. Get A Grip
10. Boomtown Rats

Line up Boomtown Rats: Bob Geldof Lead Vocals, guitar, harmonica / Pete Briquette Bass. Keyborards, drum programming / Garry Roberts Guitar  Simon Crowe – Drums

Guest musicians: Alan Dunn Keyborards, backing vocals / Luciano Cusack Backing vocals / Serafina Cusack Backing vocals / Darren Beale Lead guitar, moog, backing vocals

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