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The Steel Woods

The Steel Woods “All of Your Stones”

Potente Blues-Rock con influenze country e una anima calda e polverosa

“All of Your Stones”è il  lapidario titolo per il terzo lavoro di The Steel Woods, fuori 14 maggio 2021 su etichetta All Eyes Media. Questi quattro loschi figuri dalle lunghe barbe e dai cappellacci sudisti vengono da Nashville, Tennessee, patria del Southern Rock e della band emblema di una intera epoca sudista: i Lynyrd Skynyrd. Condividono con loro la tradizione, il potente Blues-Rock, le influenze country e una anima calda e polverosa.

La band in questo 2021 esce da un periodo difficile: il co-fondatore Jason “Rowdy” Cope è passato a suonare nella Grande Band del Cielo lo scorso gennaio, lasciando un vuoto difficile da riempire per il resto della band.

Il disco si apre con un intro come non se ne fanno da un po’, che porta a una ballad scritta proprio da Cope e da Aaron Raitiere. Si sente la polvere calda salire da terra. Si sente un vago odore di benzina, whiskey e si desidera una birra ghiacciata. Siamo nella terra di “Freebird”, nelle lande della “Swamp Music”, abbiamo abiti in pelle sgualcita e seccata dal sole. E questo messaggio è potente, è preciso, è opportuno.

Oltre alle radici, agli Allman Brothers, ad una punta di ZZ Top, e ai Lynyrd Skynyrd c’è anche molto suono “contemporaneo”, da amante dei Blackstone Cherry percepisco una ricerca di suoni che restino aderenti al genere. Mi piace. Lo scrivo subito. Mi piace sentire gli scambi di chitarre che fraseggiano, mi aggrada una batteria molto “acustica” e un gioco di voci tradizionale e caloroso. Mi permetto una breve digressione sulla lingua usata. La pronuncia è del sud, è un modo molto “Van Zantiano” di cantare, sia nel timbro che nelle scelte melodiche. Prende e lancia in quel mondo dove si richiede all’ascoltatore di sedersi su un dondolo in legno scricchiolante mentre le chitarre danzano furiose.

“You’re Cold” (si, avrete capito che vi faccio un track-by-track) mi ha stupito, l’ho dovuta riascoltare più volte per il lavoro fatto dalla chitarra di Powers che gioca sincopata nelle strofe, ecco, questa NON è southern, non è tipica e mi ha fatto onestamente godere. È una scrittura fresca che permette di dire che c’è ancora molto da raccontare in questo genere, se si è di quelle determinate zone. Se si è di “Nashville Tennessee” (Cit. Workin’ For MCA) è determinante.

La chiusura di archi di “You’re cold” è il lancio di “You Never Came Home”, che è una ballad-ona profonda che ha una intro di pianoforte determinante. La voce qui mi ricorda addirittura una versione “pulita ed educata” di Zakk Wylde in “Book of Shadows”, dall’ingresso della batteria l’atmosfera resta monolitica e robusta, con un robusto segno del disastro di gennaio, tanto che il successivo brano “Ole Pal” sembra proprio rivolgersi a Cope. Un alternarsi di voce e chitarra con una seconda chitarra elettrica che dà effetto di profondità solo con effetti d’ambiente. Molto elegante.

I brani sono tutti mediamente lunghi, ma meno di quanto la Storia ci insegni, vanno dai 4 ai 7 minuti di “I Need You”, un altro teatro di scambi di chitarre. Devo ammettere che è uno dei brani più scontati del disco, in quanto prettamente Old School e trascinante con assoli infiniti che terminano giusto per cedere il passo ad una un’atmosfera da notte stellata di chitarre e strumenti tradizionali (“Run on Ahead”).

L’ultima triade di brani ci concede un po’ di ritmo, con un rullante secco e ben disegnato che scandisce un tempo regolare e quadrato. “Baby Slow Down”, “Aiming For You” e la title track “All of Your Stones” vanno a concludere magistralmente un disco che ci fa respirare un’aria antica di 40 anni e che reinterpreta in maniera molto interessante il genere restando molto, molto fedele alla linea tracciata da Ronnie, Gregg, Dickey, Gary e tutti i figli del Sud.

Il disco dura 45 minuti, è giusto, una produzione egregia e un risultato che ho goduto parecchio. L’ascolto lo consiglio in ogni contesto possibile. Meglio se l’umore è buono e la casa è accogliente. Preferibile un ascolto da soli, in quanto gran parte dei brani sono introspettivi e profondi. South Will Rise Again (pronunciato “ighien”)

Articolo di Marco Oreggia

Tracklist “All of Your Stones”

  1. “Intro”
  2. “Out of the Blue”
  3. “You’re Cold”
  4. “You Never Came Home”
  5. “Ole Pal”
  6. “I Need You(f. Ashley Monroe)”
  7. “Run on Ahead”
  8. “Baby Slow Down”
  9. “Aiming For You”
  10. “All of Your Stones”

Line up The Steel Woods

Jason Cope: Chitarra  Wes Bayliss: Chitarra e voce / Johnny Stanton: Basso / Isaac Senty: Batteria / Tyler Powers: Chitarra

The Steel Woods online:

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