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The White Buffalo “Year Of The Black Horse”

Qui c’è la maestria propria dei grandi autori: creare melodie perfette e immortali

Credo che non ci sia niente di più frustrante per un musicista che vedere il proprio disco soccombere di fronte agli eventi. “On The Widow’s Walk” è uscito una settimana dopo che il mondo entrasse in lockdown. Era il marzo del 2020. L’impossibilità di promuoverlo con una serie di concerti in Europa e America già programmati, ha di fatto sancito la fine prematura di un disco che avrebbe meritato di più.

Davanti a una simile fatalità Jake Smith aka The White Buffalo ha deciso di dedicarsi immediatamente a nuove canzoni. Tanto il disco precedente aveva un suono e un sapore intimo, tanto quest’ultimo “Year Of The Black Horse”, uscito l’11 novembre 2022 su Snakefarm Records, sembra voler sfuggire a qualsiasi definizione e interpretazione. Proprio come Neil Young prima di lui, Jake, coadiuvato dal produttore Jay Joyce, gioca con i colori della sua ispirazione, senza porsi limiti di stile. Ecco quindi “Not Today” dal sapore pop a cui fa seguito “Winter Act 2” dove l’ombra di Springsteen è tangibile nell’arrangiamento e soprattutto nel portamento ritmico con la bacchetta sul bordo del rullante che fa subito “I’m On Fire”. C’è un senso di fatalità che aleggia su tutte le canzoni, portandole a essere piacevolmente malinconiche (“Kingdom For A Fool”) anche quando spingono l’acceleratore sulla distorsione come nel caso di “Love Will Never Come/Spring’s Song” che nella prima parte, fa subito pensare al Tom Waits di “Franks Wild Years”.

Proprio quando pensi di aver compreso la direzione del disco, Jake cala due assi che ribaltano completamente le tue convinzioni. La notturna, dolcissima “C’mon Come Up Come Out”, tanto semplice quanto così familiare. Una canzone che sembra essere stata scritta sul porticato di casa davanti a un tramonto immacolato, nel silenzio di uno dei tanti giorni di lockdown. Non c’è tempo per riprendersi che “Love Song #3” inizia riuscendo nel miracolo di continuare lo stato di grazia che la canzone aveva creato. Questa è la maestria propria dei grandi autori: creare melodie perfette e immortali. Jake Smith, The White Buffalo, è uno di loro, senza ombra di dubbio.

Articolo di Jacopo Meille

Track list “Year Of The Black Horse”

  1. Not Today
  2. Winter Act 2
  3. Kingdom For A Fool
  4. Love Will Never Come / Spring’s Song
  5. She Don’t Know That I Lie
  6. C’mon Come Up Come Out
  7. Love Song #3
  8. Heart Attack
  9. Am I Still A Child
  10. 52 Card Pickup
  11. Donna
  12. Life Goes On
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