Alla base Metal aggiungete qualche cucchiaiata di Punk, un pizzico di Grunge, due cucchiaini di Pop e, perché no? Anche qualche atmosfera cupa nord-irlandese (tranquilli, non ci sono né cornamuse né bodhran) e avrete i Therapy?. Oggi, dopo 30 anni di carriera e quasi 2 milioni di dischi venduti, sono alla loro 16° fatica discografica con “Hard Cold Fire” (titolo che deriva da un verso del poeta Louis MacNeice). Prodotto da Chris Scheldon – già produttore dei Foo Figthers – e pubblicato per la Marshall Records il 5 maggio 2023.
I 10 veloci e potenti brani in perfetto stile Therapy? riprendono, in poco meno di 30 minuti, 30 anni di carriera e cultura rock. Poderose e urticanti strofe che anticipano appiccicosi ritornelli, complice soprattutto la melodica e lamentosa voce di Andy Cairns. Apre le danze “They Shoot The Terrible Master” caratterizzato da un chitarrone metal e dal tiraggio punk che scorre senza lasciare fiato e che ci fa approdare velocemente su “Woe”, laddove è difficile rimanere fermi una volta arrivati al ritornello. “Joy”, primo singolo del brano che parla dell’uomo abitudinario, trasuda di uno strano ottimismo. Più incattivita e immediata “Bewildered Hered” che mantiene, l’ormai ben saldo, stile dei nostri. Più introspettiva, merito del palm mute nella strofa, “Two Wounded Animals” che va a sfociare in un sofferto ritornello.
Echi crossover in “To Dissapear”, mentre in “Mongrel” si contraddistingue da una oscura simil strofa alla Rammstein che va a esplodere in un ritornello quasi liberatorio. “Poundland Of Hope And Glory”, scorre immediata e punkeggiante ed è forse il punto più debole dell’album, ma che ci proietta verso quelli che probabilmente sono i migliori brani dell’album: la violenta, nevrotica e quasi demoniaca “Ugly” e, come colpo di coda, la ballad elettrica “Days Kollaps”. L’intimo e sofferto ritornello non si schioda più dalla testa. Cala il sipario.
Lungi da essere veterani della musica rock mondiale, i Therapy? collezionano quasi un capolavoro modernizzando il suono e facendolo sembrare giovane, ispirato e ben in linea con il tempo, con la complicità – sicuramente – anche di un ottimo lavoro in studio. Presenta qualche piccolo e accenno di stanchezza, ma è più che normale dopo 30 anni di carriera e 15 dischi alle spalle. Merita, buon ascolto.
Articolo di Giulio Ardau
Track list “Hard Cold Fire”
- They Shoot The Terrible Master
- Woe
- Joy
- Bewildered Hered
- Two Wounded Animals
- To Dissapear
- Mongrel
- Poundland Of Hope And Glory
- Ugly
- Days Kollaps
Line Up Therapy?: Michael McKeegan basso / Neil Cooper batteria / Andy Cairns voce, chitarra
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