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Tiger! Shit! Tiger! Tiger! “Bloom”

Notevole lavoro inseribile nel contesto moderno del Nu Gaze

Prendete le atmosfere ombrose e riverberose del Post-Punk, aggiungeteci ampie dosi di Noise e Shoegaze e, infine, un pizzico di Grunge d’annata e avrete i Tiger! Shit! Tiger! Tiger! che dopo una lunga pausa di 7 anni, son tornati con la loro quarta fatica discografica “Bloom”. Uscito il 23 febbraio per la To Lose La Track (lp) e per la Coypu (cassetta), registrato mixato e masterizzato completamente in analogico (in piena era digitale, scelta coraggiosa) presso il VDSS Recording Studio di Frosinone da Filippo Passamonti, contiene 10 diretti, rumorosi e dissonanti brani dove è possibili apprezzare una maestosa devozione alla gioventù sonica (metà anni ’80 soprattutto), ma non solo.

“Memory”, brano che apre le danze al disco, ne è la conferma: malinconici paesaggi, fraseggi chitarristici e un tumultuoso finale (a rammentare i Marlene Kuntz più sonici) a ribadire le premesse. “Stones”, brano dall’alto tasso criptico, ripesca lo Shoegaze più primitivo, un po’ Jesus And Mary Chain ma con un suono americano. “Dark Age / Dark Thoug ts” si fa strada tra il Noise Rock della strofa e un sotterraneo Grunge del ritornello, facendo risultare il brano tra i più interessanti del disco. “Endless”, in un contesto più mesto, sguazza nel Noise attraverso il gradevole e disarmonico sound chitarristico. “Empty Pool” continua sulla falsariga della precedente con un cantato che, a momenti, rammenta quello di Moore dell’era “Evol”, il tutto impreziosito da un avvolgente finale. In “Blanket”, invece, è apprezzabile la virata verso un Post-Punk in chiave New Wave.

Leggendo qua e là, ho notato colleghi che hanno associato – per certi versi – anche i Nirvana al sound dei nostri. Il Grunge è presente, ma non quello punk e ricco di lirica di Kurt Cobain, bensì quello sciacquato in reminescenze psichedeliche di Love Battery e Screaming Trees. Tutto ciò è udibile in “In Between” (titolo coincidenza?) e in “Hand Down”, mentre “Afterwards” riprende suoni più rumorosi con la pesantezza del Seattle Sound a far da contorno.  A concludere “Melting Forest” con la sensazione di voler in qualche maniera onorare il compianto Ian Curtis, sia nella voce che nel brano in sé. Cala il sipario.

“Bloom” è un notevole lavoro, inseribile nel contesto moderno del Nu Gaze, un genere che non ha ancora ben messo le radici in Italia, troppo alle prese con un prepotente revival dello Stoner in chiave Psyco/Blues Heavy.  Da menzionare le strutture dei singoli brani, atti a mantenere l’ascoltatore perennemente sull’attenti, quasi come se fosse sul filo del rasoio. Se potessi assegnare un voto sarebbe un pieno 8. Signore e signori i Tiger! Shit! Tiger! Tiger!: buon ascolto!

Articolo di Giulio Ardau

Track list “Bloom”

  1. Memory
  2. Stones
  3. Dark Age / Dark Thoug ts
  4. Endless
  5. Empty Pool
  6. In Between
  7. Blanket
  8. Hands Down
  9. Afterwards
  10. Melting Forest

Line Up Tiger! Shit! Tiger! Tiger!:  Diego Masciotti chitarra, voce / Giovanna Vedovati basso / Nicola Vedovati batteria

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Instagram: https://www.instagram.com/hellotigers

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