09/12/2024

Irene Grandi, Firenze

09/12/2024

Grande Orchestra Avion Travel, Roma

10/12/2024

Jag Panzer, Paderno Dugnano (MI)

10/12/2024

Irene Grandi, Genova

10/12/2024

I Hate My Village, Torino

11/12/2024

The Script, Milano

11/12/2024

Jag Panzer, Bologna

11/12/2024

The Lemon Twigs, Bologna

11/12/2024

The Script, Milano

12/12/2024

Jag Panzer, Roma

12/12/2024

Manitoba, Milano

12/12/2024

Savana Funk, Pescara

Agenda

Scopri tutti
Van Morrison

Van Morrison “Latest Record Project Vol. 1”

In queste 28 canzoni che compongono l’album non c’è un cedimento, una flessione

Cosa succederà quando questa generazione di musicisti verrà spazzata via? Come sarà possibile colmare il vuoto certo e spiazzante?

Queste sono le domande che mi assillano dopo aver ascoltato il nuovo disco di Van Morrison. Penso a Neil Young, Willie Nelson, a Bob Dylan e a Tom Jones che si appresta a festeggiare il suo primo numero uno inglese da 20 anni con il nuovo album, e mi chiedo ancora: Cosa è che li spinge a continuare a scrivere e pubblicare, a mettere la musica al centro della propria vita. Potrebbero godersi le giornate senza troppe preoccupazioni, eppure, non mollano; perché?

I maligni potrebbero dire che se smettono, è come se non esistessero più, e in parte questa riflessione è condivisibile perché parliamo di artisti che non solo pubblicano dischi, ma che in condizioni “normali” sono in tour costantemente. Ma dove trovano tutta questa energia e ispirazione?

Perché in queste 28 canzoni che compongono “Latest Record Project Vol. 1” non c’è un cedimento, una flessione. C’è mestiere sì e c’è l’immancabile rimando al passato, ma è tutto fatto con una convinzione e determinazione che non trova eguali.

Ascoltando “No Good Deed Goes Unpunished”, la lunga “The Long Con”, la ruspante “Deadbeat Saturday Night” o “Stop Bitching, Do Somethin’” si ha un compendio del R&B in cui il presente si fa sentire nei testi che parlano di quella quotidiana frustrazione data dalla impossibilità di vivere una vita normale. In questo senso “Why Are You On Facebook?” potrebbe diventare un vero inno generazionale.

All’energia e determinazione, si aggiunge una sensibilità e acume che rende l’ascolto ancor più piacevole e mai di sottofondo. In un’epoca in cui quasi tutta la musica potrebbe essere schedata come “elevator music”, queste canzoni che pur si attengono ai dettami del genere, rivendicano una dignità e un diritto di ascolto. Ascoltare musica è, di per sé, un’occupazione, ma siamo sempre in meno a pensarla così.

Io, nel dubbio, mi godo questa loro eterna giovinezza, non pensando al futuro e concentrandomi sul presente che non è invitante, ma è quello che ci è dato vivere. E con questa colonna sonora, vi assicuro che non è soltanto piacevole, ma addirittura sorprendentemente piacevole.

Van Morrison celebrerà l’uscita del suo doppio album suonando la sua prima performance virtuale in assoluto l’8 maggio con  un evento livestream, acquistabile su nugs.net, dai rinomati Real World Studios nel Wiltshire.

Articolo di Jacopo Meille

Track list “Latest Record Project Vol. 1”

Disc 1

  1. Latest Record Project
  2. Where Have All the Rebels Gone?
  3. Psychoanalysts’ Ball
  4. No Good Deed Goes Unpunished
  5. Tried To Do The Right Thing
  6. The Long Con
  7. Thank God For The Blues
  8. Big Lie
  9. A Few Bars Early
  10. It Hurts Me Too
  11. Only A Song
  12. Diabolic Pressure
  13. Deadbeat Saturday Night
  14. Blue Funk

Disc 2

  1. Double Agent
  2. Double Bind
  3. Love Should Come With A Warning
  4. Breaking The Spell
  5. Up County Down
  6. Duper’s Delight
  7. My Time After A While
  8. He’s Not The Kingpin
  9. Mistaken Identity
  10. Stop Bitching, Do Somethin
  11. Western Man
  12. They Own The Media
  13. Why Are You On Facebook?
  14. Jealousy
© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!