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Wednesday “Rat Saw God”

Un connubio perfetto fra Shogaze, Indie e Alt Rock, per un album fresco ed esplosivo

Gli Wednesday non sembrano voler scendere a compromessi, dal 2018 ci urlano il loro disagio interiore in maniera per nulla scontata, e tornano a sorprenderci ancora col quarto album in studio: “Rat Saw God”, uscito il 7 aprile per Dead Oceans.

“Hot Rotten Grass Smell”, con il suo minuto e mezzo tiratissimo, sembra voler mettere subito le cose in chiaro: nessun prologo, nessuna tregua. La band spinge e convince facendo la corte alle migliori Sleater-Kinney, ricordandoci che non serve allungare il brodo a tutti i costi quando si ha in mano l’idea-canzone e la struttura è perfettamente funzionale a ciò che si vuole esprimere. Poi, come per scherzo, affiancano alla brevissima opener il brano più lungo: “Bull Believer”, quasi nove minuti di puro Indie Rock, e un vero e proprio viaggio fra suoni, immagini e ricordi che chiama in causa numi tutelari come i Pixies. Il poderoso finale è marchiato a fuoco dalle urla agghiaccianti di Karly Hartzman, che non si risparmia e dà tutto ciò che possiede, sia in termini di emozione che di frustrazione, per non parlare di vocalità e follia.

“Got Shocked” gioca fin dall’apertura con i BPM: tempo un secondo e accelera i beat d’improvviso, tanto da farti rimettere in play il brano per capire di aver sentito bene. Anche in questo caso l’oceano di chitarre e dissonanze resta padrone assoluto della composizione. “Formula One”, dopo l’assalto senza mezzi termini del quarto d’ora iniziale, è il primo momento di respiro del disco: una ballad cristallina e classica, malinconica, dal retrogusto folk rock. “Chosen to Deserve”, non a caso piazzata al centro del lavoro, rappresenta un po’ la summa poetica della band. Dentro c’è tutto il loro mondo: uno Shoegaze onesto e melodico che non fa sconti e mai autoindulge in sperimentazioni superflue. Il videoclip, diretto da Spencer Kelly, è ambientato tra Greensboro e il Lake Myers RV Resort, nei luoghi in cui Karly Hartzman è nata e cresciuta. L’emozione è a fior di pelle.

Bath County”, supportata da uno splendido video in bianco e nero realizzato attraverso uno sfizioso collage visuale, si muove su territori più classici, ma non per questo scontati: il brano infatti convince e trascina. “Quarry” è la traccia più aperta e positiva, con una strofa giocosa e volatile che mette di buon umore e porta a un ritornello semplice ed efficace. Anche in questo caso le immagini del videoclip, ironiche e personali, accompagnano alla perfezione la proposta sonora.

Siamo in zona di chiusura, e anche il trittico finale riserva interessanti sorprese; come per esempio “Turkey Vultures”, che ha la sorprendente caratteristica di non poter essere inquadrata: risulta infatti una sorta di flusso musicale e vocale al servizio dell’umoralità della band. Un ultimo dolce respiro con “What’s So Funny”, seconda ballata del disco, supportata da una chitarra pulita addomesticata con difficoltà, e la bella voce selvaggia della Hartzman leggermente filtrata. Quando arriva la chiusura di “TV in the Gas Pump”, il grosso della rabbia è sfumato, i ricordi sono stati rimessi in fila, il senso delle cose sembra essere finalmente lineare ma, come nell’animazione del videoclip, la verità è ben altra. La realtà, l’ordine, sono solo fittizi; la vita viene manipolata da un creatore esterno che di certo non è Dio, ma qualche burlone al potere che se la spassa con le nostre strane, piccole vicissitudini. I nostri drammi da vita quotidiana. 

Che “Rat Saw God” sia stato registrato in una sola settimana (presso lo studio Drop of Sun di Asheville, North Carolina) non sorprende affatto: dentro c’è tutta la foga e l’istinto di una band che sa dove mirare, che sa cosa dire, e che non ha bisogno di mesi di tempo per addolcire la pillola o ritoccare accordi e stacchi. E mentre i feedback di chiusura sembrano incontrare grosse difficoltà a fermarsi, a sfumare, ad arrendersi alla fine del disco, penso che oggi ascoltare una musica così onesta, suonata dritta in faccia, di cuore e di pancia, sia davvero una felice eccezione.

Articolo di Simone Ignagni        

Track List “Rat Saw God”

  1. Hot Rotten Grass Smell
  2. Bull Believer
  3. Got Shocked
  4. Formula One
  5. Chosen to Deserve
  6. Bath County
  7. Quarry
  8. Turkey Vultures
  9. What’s So Funny
  10. TV in the Gas Pump


Line Up Wednesday: Karly Hartzman voce / Jake Lenderman chitarra / Xandy Chelmis chitarra / Margo Schultz basso / Alan Miller batteria

Wednesday online:
Official Site https://www.wednesday.band/
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