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Whimsical “Emissary”

Nuova proposta di policromo prog nostrano

Ci si interroga spesso sul futuro del Prog in Italia, un genere che dopo l’epoca d’oro degli anni Settanta ha visto affievolirsi il suo prestigio, anche a causa di un eccesivo impiego delle sonorità elettroniche che in tempi recenti ha finito per snaturarne alcuni contenuti e allontanarlo parzialmente così dal pubblico abituale. Eppure, aldilà dei sopravvissuti gruppi storici che tramandano con continuità le tradizioni del genere, esistono oggi tante belle realtà composte da giovani strumentisti nostrani, capaci di eseguire un Prog articolato e propositivo, rilanciandolo con dei suoni che attualizzano il genere e fanno sperare in un futuro ancora radioso per questo filone musicale.

Una di queste promettenti proposte è costituita dai Whimsical, band veronese che ha pubblicato il 4 novembre 2022 per Luminol Records l’album “Emissary”. Il progetto ha origine nel 2017 quando il tastierista Enrico Marchiotto compone, da solista, il materiale confluito in “Steamed Landscapes”, uscito l’anno successivo e proposto dal vivo con una formazione che diverrà poi una vera e propria band, stabilizzatasi nell’attuale sestetto. Un gruppo che dimostra una notevole qualità musicale, inventiva e verve negli arrangiamenti dei pezzi.

Il nuovo album, composto da sei brani per la durata di 32 minuti, conferma la linea prog dell’ensemble, che ha confezionato un disco davvero interessante e ricco di sfumature, tali da rendere necessari più ascolti per gustarne a pieno i raffinati sapori e le sue armonie. Una musicalità estremamente eterogenea dagli arrangiamenti corposi.

Il titolo stesso, “Emissary”, cela probabilmente una fluidità intrigante che sfugge e al contempo gioca con l’ambiguità della parola scelta. Potrebbe trattarsi di un emissario portatore di un messaggio, con l’album, che viene conseguentemente investito di questo importante incarico; oppure si può intendere l’emissario come un fiume che sgorga o origina da un lago, cui sembra alludere curiosamente anche la bella copertina del disco, come se una pluralità di intenti, di idee e di musica fosse stata catalizzata e incanalata in un flusso unico ma policromo, rappresentativo di una realtà e delle sue molteplici forme.

Un rintocco di campana seguito da incisivi riff apre “Flamboyant”, brano che aveva anticipato l’uscita dell’album come singolo, il suo appassionato invito a splendere nella consapevolezza delle proprie qualità e diventare così una luce positiva per il mondo che ci circonda. È questa la speranza che vogliono trasmettere anche le note vigorose di “When We Dare” che attraverso il gioco sincopato di basso e chitarra e un ritmo accattivante vuole essere la spinta rivolta alle nuove generazioni a osare e spiccare il volo. Molto simili negli intenti i due pezzi “The Green Sea in July” e “Green”, che peraltro sembrano richiamarsi nei titoli, con le loro suggestioni ispirate dalla natura che veicolano riflessioni sull’amore e la bellezza delle cose semplici. Fantasiosi quadri bucolici che si stemperano nell’ebbrezza di un sogno.

Colpiscono invece gli scenari disegnati da “The Time Trickser 2” e “Kappasparkle” dove risaltano maggiormente le venature di prog grazie agli esuberanti giochi di tastiere che si intersecano in un’interessante alchimia con il synth capace di trasportare l’ascoltatore in mondi immaginari spaziando dai viaggi nel tempo al folklore giapponese.

I Whimsical hanno sviluppato questa notevole varietà di contenuti con un sound innovativo e personale che si dimostra comunque consapevole del lascito dei grandi gruppi che hanno fatto la storia del Prog. Evidenti in questo senso le influenze dei Dream Theater che riecheggiano nella potenza della chitarra e nell’assolo finale delle prime due tracce dell’album. Così come le atmosfere folk e psichedeliche di “The Green Sea In July” sembrano richiamare alcune sonorità dei britannici Renaissance.

Arricchiscono le tessiture sonore di tutte le tracce i cori intrecciati in maniera efficace con sovrapposizioni brillanti e controcanti armoniosi. Un plauso particolare lo rivolgo ben volentieri alla nostrana etichetta discografica Luminol e al suo forte impulso verso sonorità così particolari. Una label che tiene alto il vessillo del Prog con coraggio, dedizione e continuità portando avanti un messaggio musicale affatto semplice e incentivando un movimento di nuova generazione e in costante crescita.

Articolo di Carlo Giorgetti

Tracklist “Emissary”

  1. Flamboyant
  2. The Time Trickster 2
  3. The Green Sea in July
  4. When We Dare
  5. Kappasparkle
  6. Green

Line Up Whimsical: Enrico Marchiotto Tastiere, Sintetizzatori, Voce / Alice Morin Voce / Leila Lazrague Voce / Matteo Pozza Chitarre / Dimitri Maragna Basso / Giacomo Giarola Batteria, Percussioni

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