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Counting Crows live Firenze

Niente lustrini e cotillon, solo rock!

E dopo rimandi causa, ormai scontato dirlo, pandemia, finalmente il tour europeo dei Counting Crows s’ha da fare, come promesso dall’organizzatore vengono mantenute le date italiane, e dopo Padova e Roma e prima di Milano, ci godiamo la tappa fiorentina. Tornano da headliner nel nostro paese, con una gran voglia di farlo, come anticipato da Adam Duritz nella nostra video-intervista esclusiva.  Il tour segue l’uscita di “Butter Miracle: Suite One”, una suite di quattro pezzi uscita a maggio 2021 (la nostra recensione), tutti inseriti in scaletta.

Mentre vado verso la venue del concerto so già che mi aspetta un concerto di alto livello, visto il calibro musicale della band. No so però che mi aspetta uno spettacolo strepitoso, fatto di sola musica, niente frastornamenti da lustrini e cotillon. Sul palco ci sono gli strumenti, una pedana dove alloggiano batteria, basso e tastiere, impianto luci che comprende come vezzo qualche lampadina che penzola sopra le teste dei nostri. Nient’altro, neanche uno schermo, niente di niente, solo musica e passione. Loro sono vestiti come andiamo noi fan a un concerto rock, con magliette delle band preferite e jeans.

Ad aprire la serata, mentre la gente inizia a riempire la sala, il giovane cantautore irlandese David Keenan, che oltre ad accompagnare i Counting Crows ha trovato il tempo anche di fare due serate soliste italiane. Lo introduce Adam Duritz in persona, che ci raccomanda di ascoltare questo giovane perché merita. E a ragione, Keenan si cimenta da solo con la sua chitarra e la sua bellissima voce per i fortunati che sono arrivati con anticipo e si godono questo antipasto musicale di livello. Da tenere d’occhio, questo ragazzo.

David Keenan

Arrivano le 21:30, eccoli i Counting Crows, salutano e si sistemano velocemente agli strumenti, per attaccare un concerto di due ore senza sosta, prima dell’encore non scendono neanche dal palco, dicendoci appunto two minutes and we will be back. L’encore è una farsa, si sa, ma fa parte dell’iconografia del concerto rock.

Da ovunque si guardasse il concerto, sotto palco, a fianco, in mezzo alla platea, dalla galleria, il feeling è lo stesso: questi sette musicisti hanno sempre il fuoco della musica nelle vene, non si percepisce proprio mai quel senso di “dovere” o “noia” che spesso accompagnano le performance dei gruppi di successo. Sorridono molto, sono sempre in contatto con il pubblico ma si divertono anche tra loro, sul palco. È una sensazione bellissima, inaspettata, coglie piacevolmente di sorpresa.

Poche chiacchiere, tanta musica, si diceva, le prime arrivano solo dopo il quinto brano, e mentre Duritz conversa con il pubblico, i musicisti strimpellano comunque qualche nota sotto It’s been a long time since we were live and we really appreciate you’being here, you know? E “Butterfly in Reverse” ci dimostra appieno che, nonostante gli anni passino per tutti, anche per le rockstar, la voce di Duritz è ancora ai massimi splendori!

Oltre alla loro line up classica, batteria, basso, tastiere/piano, tre chitarre e voce, i musicisti si cimentano anche con strumentazioni diverse dalla propria: il bassista alla seconda tastiera, i chitarristi al basso, il tastierista alla fisarmonica, il cantante al piano. C’è anche un momento per un set acustico con “Washington Square”, “Colorblind” e “Friend of The Devil”, per passare poi all’esecuzione per intero dell’ultimo ep.

I posti a sedere cominciano ad andare davvero stretti, e così il pubblico, trascinati da un gruppo di ragazze scatenate in danze, si riversa sotto palco, per cantare finalmente a squarciagola, cosa faticosa sulle sedie, manca quel senso di liberazione, catartico, quella magia che accade solo se stiamo tutti stretti pigiati con le braccia alzate.

Tra le poche chiacchiere c’è spazio soprattutto per i ringraziamenti, ai musicisti, sempre presentati da Duritz come friends, pals, e a David Keenan who, night after night, he just blows us away, e ancora e ancora al pubblico thanks so much, we were worried you know, we haven’t been doing this for a long time, any minute now clocks are going to run out and no one is going to come back, but you guys seems to stop that  happening and you don’t know how much this means to us, especially after pandemic when non one was around we were so worried but you’re all here, now, you’re always here, year after year, so thank you … none of us had other employment prospect so this is good …  anyway, this is our lullaby for you. Attacca “Holiday in Spain”, ed è un arrivederci We gotta go, Milano tomorrow, but we will be back!

Articolo e foto diFrancesca Cecconi

Set list The Counting Crows 6 ottobre 2022 Firenze

  1. Speedway
  2. Come Around
  3. Mr. Jones
  4. Black & Blue
  5. Butterfly in Reverse
  6. Omaha
  7. Recovering the Satellites
  8. Palisades Park
  9. Hard Candy
  10. Washington Square
  11. Colorblind
  12. Friend of The Devil
  13. Tall Grass
  14. Elevator Boots
  15. Angel of 14th St.
  16. Bobby & The Rat Kings
  17. Rain King
  18. A long December
  19. Round Here
  20. Hangin’ Around
  21. Holiday in Spain

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