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Ataraxia “Centaurea”

Album che coniuga il Prog classico con elementi eterogenei che spaziano dal Folk all’Elettronica

The Circle Music pubblica il 22 maggio il nuovo full lenght del gruppo Ataraxia “Centaurea”: la band modenese ritorna sulle scene discografiche a due anni di distanza dal precedente lavoro e lo fa con un disco che conferma la sua qualità musicale. “Centaurea” costituisce il secondo tassello di una trilogia iniziata con il “Pomegranate – The Chant of the Elementals” (la nostra recensione) e che si concluderà in futuro con una realizzazione sui Campi Elisi.

Forgiati da una esperienza trentennale, i musicisti di questo ensemble lavorano da sempre in bilico tra avanguardia e tradizione. Una musicalità dagli ampi orizzonti, che ha coniugato il Prog classico con elementi eterogenei che spaziano dal Folk all’Elettronica. Anche questa opera non sfugge alla capacità comunicativa della band, composta dall’eterea vocalità di Francesca Nicoli, dai virtuosismi della chitarra di Vittorio Vandelli e dalla maestria alle tastiere e sintetizzatori di Giovanni Pagliari. “Centaurea” è un’isola greca situata fuori dal tempo. Un universo sognante e ancora immerso in un’età dell’oro, teatro ideale per una mitologia visionaria in cui i principi del Femminile e Maschile Sacro prendono forma attraverso le vicende di eroi, fanciulle e altri enigmatici personaggi.

Il disco ha una track list di nove brani suddivisibile in due sezioni; la prima è dedicata a “Aqua Mater”, identificazione acquatica dell’anima femminile e materna, la seconda, “Ignis Pater”, si assimila per contrasto al fuoco paterno. Si raccontano attraverso scenari di bellezza incontaminata rituali notturni e danze al nascere del sole, corse tra praterie e voli sul mare. Le liriche, composte con un originale accostamento fra lingue antiche e moderne, sono autentiche poesie realizzate dalla penna creativa della stessa Nicoli, supportata dalla scrittrice Mara Paltrinieri.

Le coloriture folk trovano subito realizzazione nella prima gemma dell’album, “Aetas Aurea”, che presenta l’idillio bucolico tramite un’intrigante parte corale che simula un’orchestra.  I vocalizzi di Francesca Nicoli regalano magia a ogni brano, spaziando in un’ampia gamma di estensioni e conferendo alle canzoni una liricità cangiante che si snoda con disinvoltura tanto nei toni ancestrali di “Nox Incubat” quanto negli sprazzi melodrammatici di “Viriditas”. Quest’ultimo brano, cantato in spagnolo, è omaggio agli ascoltatori messicani e latinoamericani, che hanno da sempre seguito con affetto la carriera della band: la “viriditas” rappresenta un principio energetico insito nella natura e trasmesso all’umanità, uno dei concetti più suggestivi e potenti elaborati dalla riflessione teologica della monaca Ildegarda di Bingen.

“Galen” sembra quasi un’operetta, contraddistinta da un coro bellissimo che si innesta su climi gotico /classicheggianti e le pennellate del violoncello suonato magistralmente da Totem Bara; “Porselanae”, che si sviluppa come una fiaba medievale, si muove su un inebriante tappeto sintetico. Più tenebrose le atmosfere della sopra menzionata “Nox Incubat”; “Aqua Mater”, rivela il suo retaggio prog grazie alla brillantezza delle tastiere. “Of Snow and Sapphires” è un acquarello dalle tinteggiature tenui con arpeggi della chitarra classica, e l’epilogo dell’opera è affidato alla solennità di “Coelestis”, singolo che aveva preceduto l’uscita dell’album. Un’iniziale atmosfera marittima prelude a un crescendo di strumenti che accolgono un religioso canto; a metà del brano il ritmo cambia improvvisamente come a suggerire un miracoloso risveglio nel segno di una danza leggiadra e purificatrice.

Un brano che chiude al meglio questo viaggio mistico, in bilico vertiginoso tra arcaico e moderno. L’odissea verso Centaurea si rivela un’escursione volante tra mondi e generi musicali paralleli, chiamati a coesistere proprio dalle energie incantate che pervadono la magica isola. Uno straordinario episodio di Neofolk che nella sua impagabile ricchezza dimostra ancora una volta di poter conciliare le sonorità più distanti e i messaggi più imperscrutabili.

Articolo di Carlo Giorgetti

Tracklist “Centaurea”:

  1. -Part I Aqua Mater-
  2. The Source (bonus track)
  3. Aetas Aurea
  4. Porselanae
  5. Nox Incubat
  6. Aqua Mater
  7. -Part II Ignis Pater-
  8. Galen
  9. Viriditas
  10. Ignis Pater (bonus track)
  11. Of Snow and Sapphires
  12. Coelestis

Line up Ataraxia: Francesca Nicoli voce, cimbali / Vittorio Vandelli chitarre classiche, acustiche ed elettriche, timpani, cori, programmazione / Giovanni Pagliari tastiere, sintetizzatori, piano, cori, programmazione Musicisti ospiti: Totem Bara violoncello, Gregorio Bellodi uilleann pipes

Ataraxia online:
Website http://www.ataraxia.net/
Facebook https://www.facebook.com/AtaraxiaFB
Instagram https://www.instagram.com/music_from_ataraxia/
YouTube https://www.youtube.com/@atarassxia

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