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DarWin “Distorted Mirror”

Con una formazione del genere – e con ospiti di questo calibro – non poteva che venirne fuori un disco suonato in maniera inarrivabile

Sono un amante dei suoni più grezzi, più istintivi, di quelli che arrivano dritti allo stomaco prima ancora che alle orecchie. Ma questo album, “Distorted Mirror”, uscito il 26 settembre per OoS/Phantom Recordings, il progetto messo su dal chitarrista DarWin insieme al leggendario Simon Phillips, è un vero piacere per i timpani. Con una formazione del genere – e con ospiti di questo calibro – non poteva che venirne fuori un disco suonato in maniera inarrivabile.

Senza troppi giri di parole, già dalla prima traccia, la strumentale “Rising Distortion”, si capisce tutto: oltre al virtuosismo chitarristico di Greg Howe, c’è un suono che resta ancorato al Prog Rock ma si muove in continuazione, cambiando pelle, prendendo riflessi sempre diversi. È come guardare il mondo attraverso un prisma che ogni tanto decide di sorprenderti. La title track, “Distorted Mirror”, seconda in scaletta, ci regala finalmente la voce di Matt Bissonette, e che voce. Perfettamente incastrata nel suono globale del gruppo, diventa un vero e proprio strumento in più, talmente fusa con la musica da sembrare parte del tessuto stesso del brano. Il tutto sorretto da una sezione ritmica pazzesca: Mohini Dey al basso e Simon Phillips alla batteria, una combo che sa letteralmente di magia.

Dopo le scariche dei primi brani, arriva “33rd Century Man”, un pezzo carico di vibrazioni positive e sognanti. Qui la band mostra la sua versatilità assoluta, in fondo basta guardare i curriculum di questi musicisti per capire che sanno muoversi in ogni genere come se niente fosse. Il risultato è un brano che brilla, pieno di luce e visioni. Poi c’è “Glow”, dai tratti quasi pop, che svela il lato più morbido della formazione e che vede la partecipazione di Andy Timmons alla chitarra. Un pezzo che, a livello sonoro, prepara il terreno al successivo “Loophole”, prima di arrivare alla conclusiva “Winter Fare”, aperta dal pianoforte di Derek Sherinian (che qui, come in tutto l’album, fa un lavoro da applausi). Quasi sette minuti di musica che chiudono il disco nel modo migliore possibile.

Che dire? Siamo davanti a musicisti tecnicamente impeccabili, con un gusto musicale incredibile. Ogni parola rischia di essere superflua. A livello emotivo, anche se non sono un vero cultore del genere questo album mi ha preso. L’ho riascoltato più volte, ogni volta trovando nuove sfumature, nuovi colori. Insomma: che siate fan del Prog o no, “Distorted Mirror” è una perla da ascoltare e godere.

Articolo di Daniele Bianchini

Track list “Distorted Mirror”

  1. Rising Distortion
  2. Distorted Mirror
  3. Man vs. Machine
  4. 33rd Century Man
  5. Cry A River
  6. Glow
  7. Loophole
  8. Winter Fare

Line up: DarWin chitarra ritmica / Simon Phillips batteria e percussioni / Matt Bissonette voce / Greg Howe chitarra solista / Derek Sherinian tastiere / Mohini Dey basso / Lenny Castro percussioni

DarWin online:
Instagram https://instagram.com/oosdarwin

© Riproduzione vietata

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