29/03/2024

G Pillola, Torino

29/03/2024

Appino, Palermo

29/03/2024

Nobraino, Perugia

29/03/2024

Gianluca Grignani, Taneto (RE)

29/03/2024

Sludder + Buscemi’s Eyes, Cusano Milanino (MI)

29/03/2024

Maya Al Khaldi e Sarouna, Roma

29/03/2024

Traum, Madonna dell’Albero (Ravenna)

29/03/2024

ENUFF Z’NUFF, Pisa

29/03/2024

Tygers Of Pan Tang, Pistoia

30/03/2024

Appino, Catania

30/03/2024

Gianluca Grignani, Senigallia (AN)

30/03/2024

Depeche Mode, Milano

Agenda

Scopri tutti

Ottodix “ARCA”

Opera musicale interessante per l’idea soggiacente, provocatoria e accattivante

Ottodix, pseudonimo di Alessandro Zannier, esce con il suo ottavo album, “ARCA”, pubblicato da VREC il 14 aprile 2023; l’album è stato registrato insieme al pianista Loris Sovernigo con la voce narrante di Laura Marini su alcuni pezzi. Caratteristico lo pseudonimo usato dall’artista, che non è solamente un musicista, ma un artista a tutto tondo, uno pseudonimo che richiama alla mente l’omonimo pittore, Ottodix, non solo per l’evidente collegamento letterale, ma anche per un marcato gusto espressionista, qui tradotto in musica.

Si tratta di un progetto molto particolare che mette insieme una visione apocalittica generata da una consapevolezza opprimente di un prossimo catastrofico futuro legato alle negatività imminenti a livello planetario, come il cambiamento climatico, con la possibile continuazione del mondo conosciuto tramite una novella arca di salvataggio. Si passa dal brano iniziale “Gravità” dove gli stacchi sonori frusciati su un sottofondo arpeggiato ispirano visioni collegate allo spazio e dove la voce narrante introduce l’intera storia, al ritmo sostenuto e pieno del brano “Arca”, con l’effettiva e completa descrizione della visione di sfondo dell’intera opera musicale; si prosegue poi con un’alternanza fra brani descrittivi e brani denominati teche, un espediente per illustrare l’idea di conservazione di ciò che si vorrebbe mantenere del mondo che sta per scomparire.

Dei quindici pezzi che compongono l’opera alcuni rimangono impressi più di altri, prima di tutto “Teca 1 – Biozoe”, per le sonorità così ben accoppiate con il testo. Sgomenta l’ascoltatore il testo di “Nati su Gemini (Generazione Charlie)”, che illustra il processo di generazione degli esseri umani tramite una clonazione attuata da automi, e procede con un ritmo martellante e rimbalzi di suoni, dove la parte che inizia con il testo “nascerà su Gemini” viene musicalmente sostenuta da un riff di risalita di quattro semitoni e la conseguente discesa. Parlando di macchina cosciente ed emancipazione della mente il testo porta chi ascolta a pensare ad alcuni temi molto attuali, come quello dell’uso dell’intelligenza artificiale e del transumanesimo, avvalorando l’ipotesi, con l’hostess robotica che illustra le varie teche, che non sarà più la bellezza a salvare il mondo, ma l’intelligenza artificiale.

Ancora, “Memorandom”, pezzo con sonorità ampie e avvolgenti, orecchiabili, modulazioni interessanti e un testo che si richiama alla necessità di tramandare il sapere umano, rivelando nell’artista una sottile aspirazione a divenire una sorta di Borges musicale. “Teca 3 – Andros” è un brano strumentale che vorrebbe rappresentare, secondo la voce narrante, una biblioteca digitale delle lingue e delle origini dell’uomo; in effetti i fonemi mescolati ai suoni possono dare questo effetto, che però si risolve in una babele che non sfoga in un effetto ben definito, anche perché troppo corto per rendere totalmente l’idea. “Utopia” è un pezzo con belle sonorità e un ritmo davvero potente; molto lungo, con richiami vagamente jazz nella parte finale, quando prende campo il pianoforte, per poi stemperarsi verso la fine in consonanze elettroniche.

Un’opera musicale, e non solo, davvero interessante per l’idea soggiacente, provocatoria e accattivante, che però risente di un po’ di semplicismo nei testi, con la necessità di illustrare i concetti con parole eccessivamente precise, come nel pezzo “Musa” (Musa ti chiedo scusa se ti ho delusa…), in questo senso richiamandosi troppo alla tradizione delle fiabe musicali, non confidando nella potenza espressiva della sola musica. In alcuni pezzi sarebbe stata opportuna una migliore comprensione dei testi, a volte soffocati dai suoni, con affollamenti eccessivi. In conclusione un album ben congegnato, con una visione musicale di rilievo, prodotta da un artista, Ottodix, che si potrebbe definire un Le Corbusier musicale proiettato nel futuro.

Articolo di Sergio Bedessi

Tracklist “Arca”

  1. Gravità
  2. Arca
  3. Teca 1 – Biozoe
  4. Nati su Gemini (Generazione Charlie)
  5. Teca 2 – Botanica
  6. Eco
  7. Teca 3 – Andros
  8. Memorandom
  9. Teca 4 – Bacteria
  10. Technè
  11. Teca 5 – Opera
  12. Musa
  13. Teca 6 – Micos
  14. Utopia
  15. Simulatore

Line up Ottodix: Alessandro Zannier keyboards, synth, voce / Ospiti: Loris Sovernigo piano / Laura Marini voce narrante

Ottodix on line:
http://www.ottodix.it
https://www.facebook.com/ottodixmusic/
https://www.youtube.com/user/videodix
https://www.instagram.com/ottodixmusic/

© Riproduzione vietata

Iscriviti alla newsletter

Condividi il post!