Fuori il 24 febbraio 2023 per l’etichetta Madfish Music “A Gallery Of The Imagination” nuovo lavoro in studio di Rick Wakeman, che segue dopo tre l’anni il precedente “The Red Planet”, l’interessante strumentale pubblicato il 28 agosto 2020 (la nostra recensione). Un nome, una garanzia, quello di Wakeman. Il nome di uno dei più grandi tastieristi della storia del Rock, dalla longeva carriera costellata da tanti successi, un curriculum importante dalla ricchissima discografia. La garanzia invece è quella di trovarsi di fronte dopo tanti anni dai suoi esordi avvenuti più di mezzo secolo fa a una musica ancora affascinante capace di riportarci con la mente alla magia del Progressive anni ‘70; un suono che sgorga libero e suadente dalle mani dell’artista senza che lo scorrere del tempo ne abbia intaccato l’enorme talento, facendoci accarezzare atmosfere sognanti.
Questo 2023 ci consegna un musicista settantatreenne in splendida forma che propone un lavoro pregevole e ricco di pathos. L’album nasce con la collaborazione dell’English Rock Ensemble, un gruppo da molti anni legato a Wakeman nell’interpretazione dei suoi album solisti e nell’attività live, una collaborazione duratura e efficace che oggi si ripresenta, rinnovando questo perfetto affiatamento.
Autentica stella del firmamento Rock britannico, Wakeman dimostra con grande umiltà, di non aver mai dimenticato le sue origini e proprio in questo disco ricorda i preziosi insegnamenti della prima maestra di piano che durante l’infanzia gli spiegò la similitudine fra musica e pittura: suonare è come dipingere immagini attraverso le note sullo spartito. Una lezione importante che Rick si è tenuta ben stretta e che oggi rievoca con gratitudine presentando i brani della sua nuova opera come fossero le immagini di una galleria d’arte.
“A Gallery of the Imagination” nasce letteralmente da questa idea, una collezione di dipinti in musica nella quale ogni rappresentazione scaturisce da una fantasia diversa. L’esposizione di Rick attinge infatti dalla vasta e composita produzione recente da parte dell’artista che ha voluto collezionare le sue partiture migliori in questo nuovo progetto. L’ascoltatore viene invitato ad assistere liberamente a questa serie di impressioni, senza che le medesime siano vincolate ad un messaggio univoco dettato dall’autore. Nella visionaria pinacoteca di Wakeman, è piuttosto la sua stessa arte a voler intercettare, addirittura toccare, l’immaginazione del pubblico affinché ciascuna individualità possa sprigionare molteplici sfumature di significati possibili. Eloquenti a tal proposito le parole del musicista: uno dei miei grandi amori è andare nei musei e nelle gallerie, e vedere tutti i diversi tipi di arte, quindi ho pensato, perché non una galleria di musica…la galleria dell’immaginazione?
Altrettanto importante è la forte influenza sull’album della linea melodica: una tracklist molto articolata composta da dodici tracce, delle quali otto vocali, finemente arrangiate e curate nei minimi dettagli, idonee a trasmettere con efficacia la musica descrittiva di Rick. La visita di questa rassegna allestita da Wakeman inizia già dall’artwork scelto come copertina che introduce nel clima di contemplazione immersiva e coinvolgente con quattro osservatori intenti a ammirare delle cornici vuote, forse impegnati a trovare ciascuno una propria interpretazione davanti alle enigmatiche opere.
Il disco si apre con “Hidden Depths” uno splendido strumentale, subito introdotto da un piano da brividi su cui si innesta una trama più ritmata e colorata dall’effervescente chitarra di Dave Colquhoun; i suoni del synth, delle tastiere e un mellotron evocativo danno forza e ritmo alle cadenze del brano. L’atmosfera di “The Man In The Moon” disegna invece paesaggi spaziali e sublimi armonie che pongono in risalto l’estro di Hayley Sanderson, raffinata vocalist, un timbro capace di offrire modulazioni che si incastonano mirabilmente nelle pieghe del pezzo. In “A Mirage in the Clouds” il panorama si fa dolcemente malinconico come una poesia espressa in musica. La bravura di Wakeman al piano solista si manifesta apertamente nei due brani “The Creek” e “Just A Memory”, dimostrando le radici classiche dell’artista e le influenze del periodo romantico nelle sonorità soavi e cristalline.
“My Moonlight Dream” è il brano più lungo e variegato del lavoro con i suoi 6’54’’ che attraverso i suoi snodi sonori e solenni ci riporta alle atmosfere di uno dei primi mitici album “The Myths And Legends Of King Arthur and the Knights Of The Round Table”, un’opera intrisa di un’attrattiva particolare dagli scenari surreali e mitologici. Il pezzo esibisce un moog che vola altissimo a dipingere policromie e linee fascinose mentre il basso di Lee Pomeroy, storico membro della band e personaggio importante del macrocosmo Progressive, demarca la linea ritmica con il suo incedere incalzante. La vocalità della Sanderson trova ancora terreno fertile nei virtuosismi pianistici di Wakeman nei brani “Only When I Cry” e “The Eyes of a Child”, mentre “Cuban Carnival” ci conduce verso atmosfere più calde e movimentate: il suo è un ritmo dalle movenze quasi afrocubane con percussioni in evidenza su cui si inserisce la linea briosa del synth; una vivace commistione di salsa e fusion con la sei corde che comunica solarità. Il brano rievoca momenti spensierati trascorsi da Wakeman con la band nell’arcipelago caraibico durante uno degli innumerevoli tour.
Altre due perle degne di nota sono “A Day Spent On The Pier”, delicata melodia in cui l’artista descrive i ricordi sereni dell’infanzia trascorsa a Brighton, ammirando la meraviglia dei colori tenui del mare sul molo di South Sea, e “The Visitation”, un vellutato acquarello dai sapori più introspettivi. Una chiusura che si sposa bene con le suadenti sfumature del lavoro è la già menzionata “The Eyes of a Child” che suggella con una nota quasi tenera questo intrigante viaggio. È un pezzo molto importante perché pone l’accento sul futuro dei giovani nella società. Prendendo spunto da alcune riflessioni rivolte ai suoi tredici nipoti, Rick affronta il tema della consapevolezza e responsabilità che gli adulti devono trasmettere ai loro figli per provare a risolvere le tristi problematiche che attanagliano il nostro pianeta e garantire così un futuro più sereno alle successive generazioni.
Questo nuovo lavoro della “lunga chioma bionda del Rock” (simpatico soprannome attribuitogli dai fan), è l’ennesima dimostrazione del frizzante genio creativo di questo musicista, che anche dopo cinquant’anni di onorata carriera, non cessa di volersi mettere alla prova con nuove sfide. Rick Wakeman continua ad affrontarle con grande entusiasmo decennio dopo decennio, mettendo generosamente a disposizione la sua esperienza nella creazione di concept originali che esprimono un’arte sempre genuina, fonte perenne di nostalgiche vibrazioni e autentica poesia.
Articolo di Carlo Giorgetti
Tracklist “A Gallery Of The Imagination”
- Hidden Depths
- The Man In The Moon
- A Mirage in the Clouds
- The Creek
- My Moonlight Dream
- Only When I Cry
- Cuban Carnival
- Just A Memory
- The Dinner Party
- A Day Spent On The Pier
- The Visitation
- The Eyes of a Child
Rick Wakeman Tastiere, Sintetizzatori, Piano /Hayley Sanderson Voce, Cori
The English Rock Ensemble: Dave Colquhoun Chitarre / Lee Pomeroy Basso / Ash Soan Batteria, Percussioni
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