Arrivano da Catania, sono in 5 e sono rumorosi e arrabbiati come il vulcano alle loro spalle: sono i Deepandense. Il loro primo ep “Let It Burn”, uscito il 22 aprile è composto da 4 tracce con lo sguardo dritto verso gli anni ’90 più profondi includendo piacevoli aggiunte di Noise e Shoegaze. “Addicted” apre le danze e subito mette in chiaro le cose. Chitarroni sporchi come la scuola shoegaze insegna, tiro post-punk, basso cavernoso e voce sofferta e stizzita. “Parade Of Pain” suona Seattle primi anni ’90: tanto Soundgarden con le chitarre hard e ritmi più sostenuti. “OCD” si mantiene sulla falsa riga della precedente, ma con un giro di chitarra che non si schioda più dalla testa e un bell’assolo al limite del noise. Forse il pezzo migliore dell’ep. A chiudere, “Last Call” che niente aggiunge al suono dei nostri, ma che fa ben sperare ad un seguito. Cala il sipario.
“Let It Burn” è un lavoro puro. In sole 4 tracce si può ammirare un decennio intero di musica rock, un lavoro sincero e maturo che merita un proseguo in un lp più ampio e che aspetterò con vera curiosità. Per ora godiamoci queste 4 piccole perle. Buon ascolto.
Articolo di Giulio Ardau
Track list “Let It Burn”
- Addicted
- Parade Of Pain
- OCD
- Last Call
Line up Deepandense:Marco Sferrazzo voce / Marco La Spina chitarra / Andrea Longo chitarra / Giuseppe Ciancitto basso / Marco Giugno batteria.
Deepandense online:
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